Musica

Gentlemens, sono italiani i migliori eredi del garage-blues americano

Sono in Italia i più autorevoli e credibili eredi della Jon Spencer Blues Explosion e degli Oblivians, due autentiche leggende del garage-blues americano. Si chiamano Gentlemens e provengono dalla provincia di Ancona (Camerano). Ne avevamo già parlato in una precedente puntata di questo blog, dedicata al meglio del rock’n’roll underground italiano. Sono un terzetto formato dai fratelli Paolo e Daniele Fioretti (rispettivamente voce-chitarra e batteria) e Giordano Baldoni (chitarra). Dunque una formazione e una strumentazione essenziali, senza basso, in onore degli immortali maestri Cramps.

Nati nel 2004 per dare voce all’inquietudine e all’emarginazione sociale della vita di provincia, si ispirano in origine agli MC5 e Sonic Youth. In seguito il loro sound amplia il suo spettro sonoro e stilistico, attingendo alle radici della musica americana, soprattutto il blues, ma anche garage, punk, noise e rock’n’roll: due chitarre abrasive e dissonanti, una rudimentale batteria e una voce intensa, sanguigna ed espressiva, che col passare degli anni si fa sempre più matura.

L’esordio, autoprodotto, Less Said the Better, è del 2013: album piuttosto acerbo, ma già abbastanza promettente, che mette in mostra tutte le qualità e il talento del trio marchigiano: quello dei “gentiluomini” è un rock’n’roll primordiale e sferragliante, diretto e senza fronzoli, grondante sporcizia e sudore. La formula della band viene messa ancora più a fuoco col secondo lavoro, Hobo Fi, pubblicato nel 2016 dalla pisana Area Pirata Records, etichetta cui va riconosciuto il merito di aver diffuso in Italia il rock’n’roll nella sue declinazioni più sporche e deviate.

Nell’album si apprezzano 13 brani grezzi e tirati, in cui, oltre agli artisti citati, affiorano le influenze di Stooges, Rolling Stones, Sonics e dei primi Black Keys. Nei quasi due anni di promozione del disco i Gentlemens percorrono in lungo e in largo la Penisola, fanno due tour europei e aprono per il tour italiano degli Oblivians nel 2018. La quadratura del cerchio arriva però nel 2019 con Triage (Hound Gawd! Records/Rough Trade Distribution), un concentrato di rock al fulmicotone, registrato all’Outside/Inside Studio da Gianluca Turrini e Matt Bordin: 11 brani di pura energia e adrenalina rock’n’roll, con i quali i Gentlemens si qualificano in Italia tra i migliori esponenti e interpreti di un genere musicale, il garage-punk-blues, che muovendo i suoi primi passi con i Gun Club, passando attraverso i Gories, ha raggiunto la sua notorietà con Jon Spencer e i White Stripes.

Pur non inventando nulla, i Gentlemens non sono per niente derivativi: hanno l’attitudine giusta, tanta grinta e personalità, suonano con passione e ispirazione, come testimoniano anche i loro live incendiari, un autentico rito catartico e liberatorio. A proposito, da non perdere le due prossime date del 13 e 15 marzo, rispettivamente a Milano (Circolo Magnolia) e Roma (Evol Live), a supporto di Jon Spencer and the Hitmakers.