Cinema

Oscar 2019, Glenn Close la grande sconfitta: sette candidature e mai la statuetta

Nel suo speech di ringraziamento Olivia Colman - la Regina Anna de La Favorita - le ha chiesto praticamente scusa. Sì perché lei, 44 anni, britannica alla sua prima anche se meritatissima candidatura, ha strappato praticamente di mano il premio all'attrice americana

Nel suo speech di ringraziamento Olivia Colman – la Regina Anna de La Favorita – le ha chiesto praticamente scusa. Sì perché lei, 44 anni, britannica alla sua prima anche se meritatissima candidatura, ha strappato praticamente di mano l’Oscar a Glenn Close, 71 anni, d’oro vestita, che per la settimana volta non è riuscita a salire sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles.

Nonostante la sua performance in The Wife – Vivere nell’ombra e nonostante abbia portato a casa tutti i premi collaterali della stagione (dal Golden Globe al SAG Award) l’attrice americana, talento e personalità da vendere, resta a mani vuote.

Nel film del regista svedese Björn Runge la Close è Joan Castleman, moglie e ghostwriter del marito. Un ruolo roccioso non meno coinvolgente di altri per l’interprete che tanto ha dato al mondo del cinema: tra gli altri l’indimenticabile cinica marchesa di Merteuil de Le Relazioni Pericolose. Oscar negato anche per la mimetica e incredibile performance in Albert Nobbs. Senza dimenticare i ruoli di Crudelia De Mon e Alex Forest di Attrazione fataleÈ lei la grande sconfitta della notte degli Oscar.