“Elezioni Sardegna? Anche se si tratta di exit poll, mi pare abbastanza evidente che ci sia vita nel centrosinistra e che, come è accaduto in Abruzzo, ci sia un candidato che fa la differenza. Pensate se noi avessimo fatto quello che volevano fare alcuni del Pd, e cioè un’alleanza col M5s: forse non avremmo detto che oggi c’è vita nel centrosinistra”. E’ il commento del deputato Pd, Roberto Giachetti, agli exit poll sulle elezioni regionali sarde, nel corso della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.
Giachetti, candidato alla segreteria dem, smentisce categoricamente di essere “il cavallo di Troia di Renzi”, spiega il suo programma e rivendica l’operato dei governi Renzi e Gentiloni: “Il cosiddetto governo del cambiamento sta smontando quello che era stato fatto in passato e purtroppo tutti i segni positivi portati dall’azione dei precedenti governi stanno tornando negativi. Il nostro è l’unico partito che ancora tiene in campo una selezione democratica della classe dirigente. La consultazione online del M5s per salvare Salvini, spacciata per consultazione straordinaria e di grande coinvolgimento,, ha visto 57mila click partecipare. Noi non dobbiamo smarrire le centinaia di migliaia di persone che si mobilitano e vanno a votare”.
E sottolinea: “Dentro il Pd le differenze ci sono sempre. E’ evidente che tutto dipenderà da cosa farà il segretario eletto. In questo momento, deve esserci la chiarezza delle posizioni, poi una volta chiuso il congresso deve scattare l’unità. Io, come ho sempre detto, sono assolutamente contrario a qualunque accordo col M5S e alla possibilità che quelli che io chiamo ‘scappati di casa’, cioè gli scissionisti, possano rientrare nel partito. Quella sarà la mia linea. Cosa faranno gli altri candidati non lo so”.
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