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WiFi gratuito, online la piattaforma: da oggi i Comuni possono fare richiesta

Il ministero dello Sviluppo economico di Luigi Di Maio dà il via al progetto "Piazza Wifi Italia" per portare la rete internet gratuita innanzitutto nei centri più piccoli e in quelli colpiti dal sisma del 2016. Ma sullo sfondo resta il caso Huawei e le tensioni interne al governo dopo l'interrogazione presentata dalla Lega sulla gestione di Infratel

Nonostante il caso Huawei e le tensioni interne al governo gialloverde dopo l’interrogazione presentata dalla Lega, il ministero dello Sviluppo economico di Luigi Di Maio dà il via al progetto “Piazza Wifi Italia” per portare la rete internet gratuita dapprima in tutti i 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016 nel Centro Italia e nelle piccole comunità con meno di 2mila abitanti, poi in tutte le città italiane, seconda quanto riporta il Mise. Da martedì è infatti online la nuova piattaforma accessibile dal sito wifi.italia.it che permette appunto direttamente ai Comuni di fare richiesta per avere i punti wifi gratis.

Solo pochi giorni fa era stata un’interrogazione presentata al Mise dal deputato leghista della commissione trasporti e telecomunicazioni della CameraMassimiliano Capitanio, a esprimere perplessità sul progetto, gestito della società pubblica Infratel. Secondo la Lega, Infratel avrebbe assegnato direttamente al colosso cinese Huawei la fornitura tecnologia di un affare da circa 53 milioni di euro. Anche se, in realtà, l’appalto per fornire i router necessari al progetto Infratel è stato vinto, via Consip, da Telecom, che a sua volta si rifornisce di apparecchiature Huawei. Tuttavia “visto quanto accaduto, il Governo potrebbe esercitare il golden power″, si legge nel documento, che chiede al ministro Di Maio se “non ritenga opportuno adoperarsi per verificare l’operato di Infratel”.

Sullo sfondo c’è un discorso che si allarga alla sperimentazione della rete 5G, in cui Huawei è coinvolta accanto a TimVodafone e Wind-Tre, i più rilevanti operatori di mercato nel nostro Paese. E con la Lega che enfatizza il pressing arrivato dagli Stati Uniti per escludere il colosso cinese della telefonia sia dalla sperimentazione 5G che dalle infrastrutture strategiche. Nell’interrogazione si ricordano i dubbi di Washington relativi alle questioni di sicurezza nazionale fino ad arrivare alla vicenda dell’arresto in Canada, su richiesta statunitense, del direttore finanziario di Huawei, Meng Wenzhou, accusata di aver violato le sanzioni americane all’Iran.

Per il momento Di Maio e il Mise però non hanno rallentato il progetto “Piazza Wifi Italia” che, nelle intenzioni del ministro, “ha come obiettivo quello di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’applicazione dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale”. Una nota del Mise sottolinea infatti come “rispetto all’iniziale disponibilità di 8 milioni di euro, il nuovo stanziamento di 45 milioni permetterà di portare nuove aree wifi gratuite in tutti i Comuni italiani, con priorità per i Comuni con popolazione inferiore a 2mila abitanti”.

Torricella Sicura, in provincia di Teramo, è il primo Comune in Italia – e il primo delle zone colpite dal sisma del 2016 – con un punto wifi attivo nell’ambito di questa iniziativa. I primi interventi stanno coinvolgendo, con un progetto dedicato, tutti i 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei quali sono state già avviate le attività di progettazione d’intesa con le amministrazioni locali. A ‘Piazza WiFi Italia’ aderisce anche l’Anci.

“Il progetto rappresenta una svolta per migliaia di Comuni italiani, in particolar modo per quelli di piccole dimensioni da sempre alle prese con un isolamento digitale dannoso per il loro tessuto economico e sociale”, scrivono in una nota i senatori M5s della commissione Industria, Commercio e Turismo. “Mentre c’è chi fa il tifo per infrastrutture faraoniche e inutili – continuano i pentastellati – come M5s continuiamo a lavorare per dare collegamenti anche a quelle aree del paese storicamente più svantaggiate. Superando l’arretratezza tecnologica l’Italia nel suo insieme può davvero essere competitiva a tutti i livelli”.