Gli schermi flessibili spopolano all’edizione 2019 del Mobile World Congress in corso a Barcellona, e non interessano solo gli smartphone. La dimostrazione è il Nubia Alpha, un bracciale hi-tech basato, appunto, su uno schermo flessibile che avvolge buona parte del polso. Definirlo smartwatch è riduttivo, smartphone è eccessivo, idealmente è una via di mezzo che si potrebbe definire “smartphone indossabile”.

È un bracciale che per dimensioni non passa inosservato, che integra uno schermo OLED flessibile da 4,01 pollici con risoluzione di 960 x 192 pixel, una fotocamera da 5 Megapixel che permette di fare foto e video HD di qualità discreta, e una e-SIM, (embedded SIM, ossia SIM integrata). In pratica è una versione evoluta, su chip, delle piccole schede che si inseriscono negli smartphone per abilitare le chiamate e i servizi di connettività mobile.

Sotto lo schermo c’è un processore Snapdragon Wear 2100 (una piattaforma hardware pensata appositamente per gli smartwatch), predecessore del Wear 3100 annunciato a settembre 2018.  La batteria da 500 milli Ampere per ora dovrebbe garantire un’autonomia in stand-by di 48 ore, ma questo dato è da verificare in fase di test. Interessante la presenza della tecnologia QuickCharge per la ricarica rapida, che avviene tramite l’apposita dock con aggancio magnetico. Non mancano poi il sensore di luminosità ambientale e quelli per la misurazione del battito cardiaco.

Questo prodotto infatti offre tutte le classiche funzioni di un fitness tracker, compreso il monitoraggio di diverse attività fra cui il sonno e il conteggio dei passi. È anche resistente all’acqua.

Il punto centrale del Nubia Alpha è l’interfaccia software, che permette di interagire tramite gesti, comandi vocali o mediante lo smartphone. Si possono aprire applicazioni, effettuare chiamate, inviare messaggi. A Barcellona abbiamo avuto modo di usarlo per qualche minuto e abbiamo notato una buona leggibilità dello schermo e soprattutto una buona scorrevolezza del sistema. I due pulsanti laterali sono comodi per spegnere il display o tornare alla schermata precedente. Il software nel complesso è abbastanza intuitivo e facile da usare, anche se l’orologio al polso è piuttosto ingombrante e pesante. Chi ha un polso piccolo dovrebbe provare a indossarlo per valutarne il confort prima di un eventuale acquisto. Anche chi non ha questo problema però dovrebbe fare delle prove, perché il peso non indifferente potrebbe arrecare fastidio in diversi contesti.

Veniamo alle note dolenti, ossia i prezzi. Tra luglio e settembre saranno in commercio due varianti con cinturino nero, distinte dalla presenza o meno del modulo e-sim. Costeranno rispettivamente 449 e 549 euro. Per chi ama il genere kitsch ci sarà anche la versione nero e placcato in oro 18 carati, obbligatoriamente con e-sim, alla “modica” cifra di 649 euro.

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