L'organizzazione che definisce gli standard per le comunicazioni USB ha cambiato le sigle di riferimento. Ecco come interpretarle e a che cosa servono.
La prossima volta che comprerete un PC probabilmente vi troverete davanti la nuova sigla “USB 3.2”, che potrebbe mandarvi in confusione. Il motivo è che l’organizzazione che si occupa di definire gli standard USB (l’USB Implementers Forum), ha comunicato ufficialmente le specifiche finali del nuovo standard USB 3.2. La conseguenza è che cambieranno le nomenclature attualmente in vigore, creando un po’ di smarrimento in chi credeva di avere le idee chiare.
Partendo dall’inizio, i connettori USB non sono tutti uguali. I numeri e le sigle accanto alla scritta “USB” identificano la velocità con cui vengono trasferiti i dati da e verso i dispositivi. Per intenderci, se per esempio il vostro vecchio PC ha una porta USB 3.0 (nella vecchia nomenclatura) potrà trasferire i dati a un disco fisso esterno alla velocità massima di 5 Gbps (gigabit per secondo). È inutile acquistare un disco fisso esterno che supporta la velocità di 20 Gbps, perché comunicando con il PC non supererà comunque i 5 Gbps.
Non servono cavi differenti per far comunicare due dispositivi che viaggiano a velocità differenti. Semplicemente la velocità si adatta al più lento. Il motivo per il quale è importante conoscere qual è lo standard USB di PC e periferiche è la velocità massima a cui viaggeranno i dati.
Veniamo al nuovo standard: che cosa cambia? I nomi associati alle varie velocità. Li riassumiamo:
I dispositivi USB 3.2 Gen2x2 non sono ancora arrivati sul mercato. Stando a informazioni non ufficiali dovrebbero essere in commercio genericamente entro la fine del 2019.