Il verbale dell'intesa, siglata al ministero del Lavoro, verrà sottoposto all’approvazione dell’assemblea della Consulta dei Caf il prossimo 4 marzo: avranno per ogni pratica che si apre - secondo quanto si apprende - 10 euro esclusa l’Iva (12,2 Iva compresa). Si sblocca l'impasse in vista del 6 marzo, primo giorno in cui chi vorrà richiedere il reddito potrà presentare le domande anche tramite i centri di assistenza fiscale
È stata raggiunta l’intesa sul rinnovo della convenzione Isee e sulla nuova convenzione del Reddito di cittadinanza. L’Inps e la Consulta dei Caf hanno trovato l’accordo che sblocca l’impasse in vista del 6 marzo, primo giorno in cui chi vorrà richiedere il reddito potrà presentare le domande anche tramite i centri di assistenza fiscale.
Il verbale dell’intesa, siglata al ministero del Lavoro dopo il faccia a faccia iniziato mercoledì, verrà sottoposto all’approvazione dell’assemblea della Consulta dei Caf il prossimo 4 marzo. “La delegazione – spiega in una nota la Consulta – ha giudicato positivamente il punto di incontro raggiunto che permetterà l’avvio dell’assistenza alle famiglie sulle richieste di Reddito e pensione di cittadinanza e la continuità del servizio Isee”.
L’accordo “è praticamente chiuso”, aveva preannunciato giovedì il vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista al Sole24ore. Il ministero, aveva spiegato Di Maio, “aggiunge una parte di risorse di circa 15 milioni di euro per la gestione delle pratiche del reddito”.
I Caf forniranno dunque il servizio di raccolta delle domande per il reddito da inviare all’Inps gratuitamente. Avranno dall’Istituto nazionale di previdenza per ogni pratica che si apre – secondo quanto si apprende – 10 euro esclusa l’Iva (12,2 Iva compresa) mentre avranno 5 euro Iva compresa per ogni integrazione alla domanda presentata.