Nuove tensioni all’interno del governo Lega-Cinquestelle. A dividere gli esponenti della maggioranza è questa volta il tema della famiglia, su cui le due forze hanno posizioni molto diverse. Ad aprire lo scontro è il sottosegretario M5s Stefano Buffagni, che su Facebook ha preso le distanze dal Congresso Mondiale delle Famiglie, l’evento organizzato a Verona dal 29 al 31 marzo dalle associazioni pro life e anti-LGBTQ+ con posizioni anche estremiste. Buffagni ha sollevato la questione del patrocinio concesso dal governo. “C’è stato un tempo in cui le donne più emancipate e gli omosessuali venivano bruciati sui roghi. Pare qualcuno abbia nostalgia di quel periodo oscuro. Non io!” ha scritto, pubblicando anche un articolo che ricostruisce le posizioni di alcune delle associazioni protagoniste dell’evento. La manifestazione è stata promossa dal ministro della Famiglia e dei Disabili Lorenzo Fontana e vi parteciperanno – oltre alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni -anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, ovvero lo stato maggiore del Carroccio. “Le famiglie sono il fondamento della nostra società, le donne sono una risorsa inestimabile della nostra società e chi non le vuole lavoratrici vuole tornare al Medioevo”, ha quindi incalzato Buffagni, lanciando anche l’hashtag “#NotInMyName“, subito ripreso anche da altri esponenti del Movimento, compatto nella difesa dei diritti.
Tra questi c’è l’europarlamentare Eleonora Evi, che ha condiviso le parole del Sottosegretario esprimendo la sua “totale e assoluta distanza dalla manifestazione. Questa non è e non può essere una iniziativa sostenuta dal governo. No all’oscurantismo di una certa Lega. Con il Movimento 5 stelle al governo si va avanti e non indietro”. A lei si è unita anche la deputata Veronica Giannone, che ha detto: “No al patrocinio di un ministro della Repubblica. Mi unisco alle colleghe del Movimento 5 Stelle Lombardia. Mi dissocio pubblicamente”. In giornata è arrivata anche la smentita di Palazzo Chigi, che in una nota ha negato di aver mai ricevuto richieste di patrocinio dell’evento e si è smarcato dalla questione: “La Presidenza del Consiglio non ha mai ricevuto nessuna richiesta di patrocinio per il ‘World congress of families’, in programma a fine marzo a Verona, né quindi ha potuto mai concederlo. Si tratta di una iniziativa autonoma del ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, attraverso procedure interne agli uffici e che non hanno coinvolto direttamente la Presidenza del Consiglio“.
Lo scorso febbraio i parlamentari di Più Europa Emma Bonino e Riccardo Magi avevano deciso di presentare un’interrogazione parlamentare sottoscritta anche da Rossella Muroni e Ivan Scalfarotto e a loro si è aggiunto anche Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. “Il congresso – ha sottolineato Fratoianni – riunisce diverse sigle e fa capo all’associazione International organization families, in cui confluiscono estremisti di destra (da Forza Nuova ad Alba Dorata ecc), estremisti cattolici, anti-abortisti, anti-divorzisti, anti-femministi, attivisti contro i diritti degli omosessuali. In questi raduni sono coinvolte persone come Yelena Mizulina, presidente della Duma russa, firmataria di una proposta di legge per la depenalizzazione della violenza domestica. E dietro questi signori, come spesso accade, ci sono potenti fondazioni miliardarie, oligarchi russi danarosi e generosi, cardinali, correnti religiose integraliste ben disponibili a finanziare eventi e campagne. Uno dei registi di questa ennesima operazione dell’internazionale di estrema destra, è Alexey Komow, russo, presidente dell’associazione culturale Lombardia Russia, da anni molto, molto vicino a Matteo Salvini e al suo cerchio magico. Subito presenteremo un’ interrogazione parlamentare al premier Conte. Siamo proprio curiosi di capire – ha concluso Fratoianni – per quale ragione lo Stato italiano abbia patrocinato un congresso che propone simili oscenità, con il protagonismo di personaggi oscuri, finanziati da potenti lobby internazionali. E siamo altrettanto curiosi di sapere cosa ne pensino dalle parti del M5S di questa follia”.
Il Congresso Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo, è infatti una manifestazione che fa capo alla International Organization of Families, che riunisce diverse associazioni pro life e anti-LGBTQ+ con posizioni anche estremiste, e che vedrà la partecipazione di diversi politici italiani, tra cui il ministro della Famiglia e dei Disabili Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, la leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, oltre al ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini e al presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. A loro si aggiungono il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia e il sindaco di Verona, Federico Sboarina. Un evento controverso, che vede tra i suoi principali finanziatori il miliardario russo Konstantin Malofeev che, come riferisce l’Huffington Post, fa da ponte tra le politiche di Vladimir Putin e quelle dell’estrema destra europea e ha avuto anche un ruolo rilevante nel finanziamento dei gruppi neofascisti europei e filo-russi durante il conflitto ucraino.