La base programmatica, alternativa a Siamo europei di Calenda, sarà inviata ai soggetti politici del centrosinistra, associazioni e sindacati. L'europeismo, si legge, deve mostrarsi "capace di recuperare la spinta evolutiva dei primi decenni dell’Unione", realizzando "una svolta radicale rispetto alla fase neo-liberista dell’ultimo ventennio, riconciliando l’Europa con l'impianto avanzato della nostra Costituzione"
Povertà, diseguaglianze, guerre, cambiamenti climatici, rivoluzione tecnologica e migrazioni vanno affrontati a livello globale e la dimensione europea è “l’altezza minima a cui affrontare la sfida”. E’ il punto di partenza del manifesto sull’Europa di Articolo uno, un documento alternativo a quello di Carlo Calenda elaborato dal Forum “l’Europa nel mondo nuovo” durante la due giorni del Frentani a Roma. Sarà discusso durante l’assemblea congressuale nazionale del movimento di cui è coordinatore Roberto Speranza, in agenda il 6 e 7 aprile.
La base programmatica sul futuro dell’Eurozona sarà inviata ai soggetti politici del centrosinistra, ad associazioni e sindacati. L’europeismo, si legge nel documento, deve mostrarsi “capace di recuperare la spinta evolutiva dei primi decenni dell’Unione e lasciarsi alle spalle l’esperienza regressiva degli ultimi anni. Un europeismo che rinnovi la tradizione e il sogno di un socialismo europeo e realizzi una svolta radicale rispetto alla fase neo-liberista che ha caratterizzato l’ultimo ventennio, riconciliando l’Europa con l’impianto avanzato della nostra Costituzione. Con l’obiettivo di creare un’economia mista che governi il capitalismo, metta al centro ruolo pubblico, occupazione e coesione sociale e avvii un processo di transizione che faccia dell’Europa lo spazio politico del progresso, della democrazia, della laicità e dell’eguaglianza“.