Cinema

Luke Perry è morto, aveva 52 anni: addio alla star di “Beverly Hills 90210”. E’ nel cast del prossimo film di Tarantino

L'attore, star della tv degli anni Novanta, era ricoverato dopo un ictus. Del suo personaggio nella serie cult aveva detto: "Sarò legato a lui per il resto della mia vita". Aveva recitato anche in Buffy e in Will & Grace, poi nella serie Riverdale, ma aveva detto no al "reboot" del telefilm con tutti i protagonisti da Jennie Garth a Tori Spelling e Jason Priestley

di Giuseppe Candela

A 52 anni è morto Luke Perry. L’attore, diventato una star della tv a metà degli anni Novanta per aver ricoperto la parte di Dylan McKay in Beverly Hills 90210, era stato colpito da un ictus mentre si trovava nella sua abitazione. La notizia, comunicata dal sito Tmz, è stata confermata dall’ufficio stampa dalla star americana che era ricoverata al St. Joseph’s Hospital di Burbank, in California. Perry ha trascorso le ultime ore con i figli Jack e Sophie, la fidanzata Wendy Madison Bauer, l’ex moglie Minnie Sharp, la madre Ann Bennett e altri parenti e amici stretti.

“Amico mio. Tieni duro, prendi la mia forza. Te la dò”, lo aveva sostenuto la collega Shannen Doherty nei giorni scorsi. Coy Luther Perry III, questo il suo vero nome, aveva conosciuto il grande successo negli anni Novanta con l’ingaggio nella serie cult. Un ruolo che gli avrebbe presto cambiato la vita: un ragazzo problematico, ispirato a James Dean, figlio di una famiglia miliardaria con problemi di alcol e una durezza che nascondeva un’anima fragile. Conteso tra la bionda Kelly Logan e la mora Brenda Walsh, fenomeno che negli anni Novanta creava delle vere e proprie fazioni tra le spettatrici del telefilm.

Un personaggio che piaceva al pubblico: Perry recitò in quasi tutte le stagioni dal 1990 al 1995 e, dopo un periodo di pausa, torna nel cast dal 1998 al 2000. Un successo che lo ha reso una vera e propria star, nel 2008 decide di partecipare allo spin off della serie, il cui titolo era solo 90210: “Sarò legato a lui per il resto della mia vita ma va bene così. Dylan McKay l’ho creato io, è mio. È stato per me molto significativo, perché io nel pilot non c’ero. In quell’occasione ero una guest star, poi i produttori mi hanno chiesto di rimanere più a lungo e per me è stata una grandissima fortuna “, disse qualche anno fa..

Figlio di un operaio e di una casalinga si era trasferito giovanissimo a Los Angeles ottenendo i primi ruoli nelle soap opera Destini e Quando si ama. Non solo Beverly Hills: appare in Buffy-L’Ammazza Vampiri, Oz, Will & Grace e anche nel cinepanettone Vacanze di Natale 95 con Massimo Boldi e Christian De Sica. Da settembre 2016 era impegnato nella serie Riverdale, con l’episodio pilota trasmesso a gennaio 2017. Proprio per questa serie aveva detto no al reboot di Beverly Hills 90210, annunciato lo scorso febbraio dalla Fox con il ritorno sul set quasi tutti gli attori originali, da Jennie Garth a Tori Spelling, Jason Priestley, Ian Ziering, Brian Austin Green e Gabrielle Carteris. Ma figura nel cast dell’ultimo film di Quentin Tarantino, che dovrebbe uscire a luglio, C’era una volta a Hollywood.

Nel 2015 nel corso di una colonscopia di routine aveva scoperto una lesione precancerosa al colon: a Fox aveva spiegato di essersi sottoposto a un intervento per rimuovere la formazione. Aveva incoraggiato le persone a sottoporsi al test per scoprire il cancro in una fase precoce: “Oggi 23 milioni di americani che non si sono sottoposti a questo test ne avrebbero bisogno – aveva raccontato – Se avessi aspettato, lo scenario poteva essere totalmente diverso. Quando ho sentito che questo era il tumore più rilevabile e per quanto ne sappiamo ancora è il secondo più letale, non riuscivo a capire perché ciò era accaduto e volevo uscire e dire alla gente tutto su questo”.

Luke Perry è morto, aveva 52 anni: addio alla star di “Beverly Hills 90210”. E’ nel cast del prossimo film di Tarantino
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione