Il nuovo titolo di Bend cerca di ritagliarsi il suo posto nel genere horror, facendo vestire al player i panni di un biker in un open-world post apocalittico popolato dai Freakers, non i soliti zombie, ma creature capaci di adattarsi e cacciare spostandosi in orde
Days Gone, esclusiva di PlayStation 4 in uscita il 26 aprile, sviluppata da Bend, prende quella che potrebbe sembrare una strada già battuta da altri ma gli dona una forte identità, cercando di dare nuova linfa a quello che a prima vista sembra il solito gioco con gli zombie, riuscendoci, per quello che abbiamo visto alcuni giorni fa in occasione della nostra prova.
Il primo impatto è quello di un prodotto curato, soprattutto a livello di ambientazione e a rimarcarlo sono le animazioni facciali e il doppiaggio di altissimo livello, che sicuramente possono aiutare il giocatore a immergersi in un mondo dove ormai sopravvivere è l’unico obiettivo; in questo mondo ormai devastato vestiremo i panni di Deacon St. John, biker e cacciatore di taglie che assieme all’amico Boozer, si farà strada nelle terribilmente inospitali terre del Nord-ovest Pacifico.
Nella zona affrontata durante la nostra prova abbiamo fatto conoscenza di quelli che sono nemici tutt’altro che sottovalutabili, i Freakers, uomini contaminati da un misterioso virus che li rende “furiosi” e affamati di chi non è stato contaminato, e per nulla stupidi; sottovalutare un nemico solitario può portare a morte certa perché dietro quel singolo che inseguiamo potrebbe esserci un’intera legione di mostri pronti a saltarci addosso, come un fiume in piena difficile da arginare.
Interessante la scelta di utilizzare una moto come mezzo di locomozione principale, con i pro e i contro di questa scelta, anche se i comandi del mezzo non erano ancora affinati a dovere, dando l’impressione di arrivare in ritardo rispetto alla pressione dei tasti, ma ricordando che il codice deve essere ancora ripulito per la release finale chiudiamo un occhio su questo difetto, in favore di un gioco che sembra avere molto da dire.
Le tecniche di approccio al combattimento spaziano dall’assalto frontale, che ovviamente rischia di ritorcersi contro il giocatore molto facilmente ( un esempio è il rumore degli spari che attira tutti i Freakers nella zona, o che allertano gli altri sopravvissuti) a movimenti Stealth, che sono molto più sicuri soprattutto negli accampamenti, ma che richiedo una certa freddezza nell’esecuzione, pena l’allerta dei nemici nella zona e la scelta di una fuga provvidenziale prima di essere travolti dalla violenza.
In concomitanza con l’anteprima del gioco abbiamo avuto modo di fare alcune domande a John Garvin, direttore creativo e scrittore della storia di Days Gone:
La prima impressione data da Days Gone è quella di un gioco action con gli zombie, data la massicia presenza di media che parlando di questa tipologia di “mostro”, perché puntare e un nuovo IP su questo tema?
Beh, la risposta è semplice: questo non è un gioco di zombie. E’ un action game nel quale il giocatore si troverà a vestire i panni di Deacon, un biker alle prese con un mondo post apocalittico che ha generato delle creature molto diverse dai tipici zombie. I “Freakers” sono da considerarsi come veri e propri organismi viventi, che si adattano all’ambiente in cui vivono, costruendo nidi, cacciando e spostandosi in orde .
Il gioco è un’esclusiva Playstation ed è prodotto da Sony, a livello tecnico cosa possiamo asspettarci?
L’obiettivo di Bend Studio è quello di mostrare il potenziale di PS4, possiamo muovere oltre 500 Freakers a schermo, proprio le orde sono uno dei punti cardine del gioco, che si muovono singoli o in orde in 6 ambientazioni diverse; inoltre Il tempo atmosferico può fortificare le orde che andranno evitate a qualunque costo, oppure potreste non avere non avrete scampo… <ride>
A cosa vi siete ispirati nel creare un mondo così crudo e violento?
Ci siamo chiesti come sfruttare al meglio l’hardware PS4, e ne sono nate queste tremende creature. Volevamo calare il giocatore in un ambiente ostile, non solo per questi nuovi nemici, ma anche dell’ecosistema che circonda la nostra avventura, e Il setting post apocalittico non fa che accentuare la natura violenta dell’uomo. Solo il più forte sopravvive in Days Gone, chi non si adatta muore.
Qui il nostro tempo è finito, ma rimaniamo piacevolmente colpiti da quello che abbiamo provato in questa anteprima, curiosi per l’uscita di questa esclusiva PlayStation 4 del 26 aprile