Lo sgombero è iniziato e ancora nessuno sa ufficialmente quanti migranti si trovano all’interno della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Alcuni sindacalisti dell’Usb che sono riusciti entrare nel ghetto parlano di molti meno migranti del solito. Addirittura, stando al sindacato, sembrerebbero circa 300. L’unico numero che in questo momento sembra indiscutibile è quello delle forze dell’ordine impiegate per smantellare il ghetto a ridosso del porto di gioia Tauro. Fonti del Viminale sostengono che il dispositivo di sicurezza e di circa 600 uomini, in assetto antisommossa, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza ed esercito.
La sensazione, però, è che siano di più gli agenti mobilitati, forse troppi per una situazione che, al momento, non lascia pensare a proteste da parte dei migranti. Molti dei quali tra l’altro si sono allontanati volontariamente essendo questo sgombero annunciato pubblicamente da tempo. Oltre a quelli trasferiti negli ex-Sprar e nei Cas su invito della prefettura, infatti, ci sono stati migranti che in nottate e nei giorni scorsi hanno deciso di trasferirsi nei vari casolari sparsi per le campagne della Piana.
In questo momento le ruspe dell’esercito sono state portate nell’area e tra poco entreranno in azione. “Lo smantellamento della tendopoli andava fatto sicuramente. – commenta Peppe Marra dell’Usb – Avremmo preferito tempi e modalità diversi. È stato deciso così. Speriamo che vada tutto nel migliore dei modi possibile”.”Come promesso, dopo anni di chiacchiere degli altri, noi passiamo dalle parole ai fatti“, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.