Due anni e mezzo dopo lo scandalo a luci rosse, arriva il perdono del vescovo per il parroco che aveva ammesso di avere avuto rapporti sessuali con tredici parrocchiane. Don Roberto Cavazzana, seppur non indagato dalla Procura di Padova, era uno dei due sacerdoti coinvolti nello sconcertante spaccato di vita ecclesiastica venuto a galla dopo la denuncia presentata da una donna, che dichiarava di essere stata l’amante di don Andrea Contin, parroco di San Lazzaro, alla periferia della città del Santo.

Era stata aperta un’inchiesta che ha riguardato solo don Contin, ma che aveva coinvolto come persona informata dei fatti anche don Cavazzana, parroco di Carbonara di Rovolon. A sua difesa i fedeli erano perfino arrivati a raccogliere le firme, incuranti dello scandalo che nell’inverno 2016 si era abbattuto sulla diocesi. Adesso per don Roberto si è concluso un primo percorso di pentimento, realizzato attraverso periodi di esercizi spirituali e di progressivo reinserimento nella comunità ecclesiale padovana.

L’annuncio è stato dato dal vescovo Claudio Cipolla, che ha riunito attorno a sé i sacerdoti della diocesi per l’inizio della quaresima. “Mi sento convinto di compiere un gesto che nasce dal Vangelo e ci riconduce al Vangelo. – ha detto – È un gesto che compio dopo aver ascoltato parecchi di voi, ma che impegna la mia paternità spirituale e pastorale e di cui mi assumo la responsabilità e le conseguenze di fronte a voi, di fronte ai cristiani delle nostre comunità, di fronte alla nostra società”.

Far ritornare don Cavazzana a celebrare la messa è un gesto sicuramente coraggioso. Il vescovo ha preso questa decisione dopo aver seguito il percorso spirituale di don Roberto che per oltre un anno è vissuto in una comunità fuori dalla Diocesi, riflettendo sulla sua esperienza e sulla sua vocazione. In quel periodo ha lavorato in due realtà che si occupano di persone disagiate. Gli è stato chiesto di continuare a vivere in modo riservato. “Don Roberto Cavazzana – ha detto il vescovo, confermando di aver accolto la sua richiesta di perdono – con la sua leggerezza ha suscitato disagio, smarrimento, sofferenza e interrogativi tra i fedeli e nelle nostre comunità. Adesso chiede di essere perdonato e di poter continuare a fare il prete. La richiesta è stata presentata dopo un tempo lungo di riflessione, di verifica attenta, di discernimento vocazionale durante il quale ha personalmente maturato la consapevolezza dei propri errori”. Ed ecco l’annuncio di monsignor Cipolla: “Come padre accetto la sua domanda di perdono e la sua richiesta di proseguire il ministero presbiterale e di continuare a fare il prete con un ulteriore percorso penitenziale vissuto a livello ecclesiale e concordato direttamente con me”.

A quel punto è intervenuto anche don Cavazzana, che si è rivolto agli altri sacerdoti: “Chiedo perdono delle parole, dei gesti e di ciò che nella vita ho sbagliato, chiedo perdono se in certi frangenti della mia vita non sono stato vero e ho ferito la Chiesa”.

Don Cavazzana è molto conosciuto perché in passato era diventato la guida spirituale dell’attrice Belen Rodriguez. L’altro sacerdote, don Contin, da un anno è stato invece ridotto allo stato laicale. Rinviato a giudizio per lesioni all’amante, aveva preferito patteggiare.

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