A Firenze, Roma, Milano il suo nome riecheggia ancora oggi: Gabriel Omar Batistuta. In realtà l’ex attaccante, considerato uno dei migliori nel suo ruolo, ha conquistato titoli e tifosi in tutto il mondo. Batigol, come è sopannominato, ha avuto dalla moglie quattro figli: Thiago, Lucas, Joaquin e Shamel. Proprio il terzogenito Joaquin, che tra poco compirà vent’anni, lavora in una copisteria. Un lavoro inatteso per il figlio di un ricco campione di calcio, come ha notato il conduttore di Reconquista Hay, trasmissione radiofonica che ospitava l’ex calciatore: “La gente si chiede come è possibile che il figlio di Batistuta lavori in una copisteria? Non voglio sminuire un lavoro assolutamente degno, però è qualcosa di insolito”.
Gabriel non si scompone anzi quasi concede una lezione di vita agli ascoltatori: “Che i miei figli lavorino, per me è come regalare la dignità. Potrei permettermi di regalare ai miei figli delle auto nuove e di lusso, ma non so quanto si sentirebbero felici, o almeno quanto potrebbe durare quella felicità. Io so che magari prendono l’auto, si fanno un giro per le vie del centro e le ragazze, o la gente, li guardano. Molti potrebbero pensare ‘Ah, però, guarda che auto che ha’, e questo li potrebbe imbarazzare, perché dentro di loro sanno che quell’auto non è veramente loro. Non c’è paragone col guidare un’auto magari meno bella e potente, ma di cui poter dire: ‘Questa me la sono guadagnata da solo'”.
Batistuta molto spesso denuncia sui social episodi di degrado, incuria o reati ambientali. E’ reduce da anni di sofferenze fisiche, colpa dei dolori alle gambe come conseguenza delle numerose inflitrazioni a cui si è sottoposto nel corso della sua lunga carriera. Le parole dell’ex calciatore non sono passate inosservate con applausi sui social e non solo, con le comprensibili reazioni stupite di chi è abituato a ben altre azioni da parte di chi è ricco e potente.