Scegliete voi qual è il frame, l’inquadratura, la sequenza di questo film, o di uno qualsiasi di Kubrick, che diventano istanti immobili che cristallizzano la potenza visiva del cinema
Stanley Kubrick, o del più grande cineasta di tutti i tempi. Ci sono poche certezze nella vita. Figuriamoci nel cinema. Che Kubrick sia stato il più dirompente, talentuoso, rivoluzionario tra tutti i registi della storia, è l’unico dato certo dopo quello della sua morte, avvenuta vent’anni fa nel sonno in una delle stanze del suo Chidwickbury manor.
Ovvero i suoi film – 13 titoli in 39 anni di carriera – sono rimasti, e rimarranno, nel tempo come oggetti di paragone per significare la vicinanza o la lontananza dalla riuscita autentica di un film. Un esempio. Quant’acqua è passata sotto i ponti della sci-fi dal 1968 ad oggi? Tanta, troppa. Eppure 2001 – Odissea nello spazio rimane lì, intonso, invalicabile, impossibile da avvicinare.
Scegliete voi qual è il frame, l’inquadratura, la sequenza di questo film, o di uno qualsiasi di Kubrick, che diventano istanti immobili che cristallizzano la potenza visiva del cinema. Rispetto alla fantascienza il regista fotografo è stato lapidario, preciso, contemporaneamente serio e misterioso. E non sono bastate le evoluzioni tecniche per gli effetti speciali, le risoluzioni in computer grafica. Il semplice fluttuare di un osso che si trasforma in navicella spaziale sulle note di Strauss è riconoscibile come segno di conoscenza, esperienza, vibrazione ancestrale letteralmente di livello universale. Ieri come oggi. Su grande schermo o sullo schermetto di un pc.
Ancora: qualcuno è mai riuscito a riproporre la “luce” d’interni in cui è immerso Barry Lyndon? Provateci. Scavate. Troverete solo polvere. Certo, vero. Kubrick è stato un esteta ricercato, puntiglioso, attentissimo. Andiamo allora a recuperare il meccanismo basico della scrittura. L’intreccio (messa in scena e montaggio un’altra volta) di Rapina a mano armata dove possiamo rintracciarlo se non in qualche copia sbiadita e peregrina (chi dice Soliti sospetti dovrò inginocchiarsi sui ceci in sala mensa)?