L’ultimo ostacolo è stato superato. Adesso Torino potrà competere con città come Londra, Tokyo, Singapore e Manchester per poter aggiudicarsi l’organizzazione delle Atp Finals, torneo internazionale di tennis che porta per cinque anni consecutivi gli otto migliori professionisti in circolazione nella città scelta. Dopo appelli e litigi, comunicati e silenzi, il governo ha dato il via libera allo stanziamento dei 78 milioni di euro necessari come garanzia richiesti dall’Association of Tennis Professionals. Stamattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti e il ministro dell’Economia Giovanni Tria hanno firmato il decreto necessario per fornire le garanzie finanziarie. Era un atto che sia la Federazione italiana tennis sia il capoluogo piemontese si aspettavano e che tardava ad arrivare per le resistenze dell’esponente leghista. Così stamattina la Federtennis ha potuto inviare a Indian Wells (California), dove è riunito il board di Atp, le ultime informazioni necessarie.
Secondo la sindaca di Torino, Chiara Appendino, questa “è una notizia straordinaria per Torino e per tutto il Paese”: “Questa non è la partita di una persona ma di un’intera squadra e noi continueremo a lottare ogni minuto che ci separa da quel momento per portare a casa il risultato, con lo stesso coraggio, con la stessa determinazione e la stessa tenacia che ci hanno portato sin qui”, ha aggiunto. Che sia una partita giocata da molti attori (Federtennis, Città di Torino e imprenditori) lo dimostra l’impegno profuso da febbraio, quando la situazione ha cominciato a farsi critica per le resistenze di Giorgetti e della Lega all’interno di un confronto più ampio tra le due forze di governo.
Anche ieri il sottosegretario del Carroccio dava l’impressione di non voler sostenere questa candidatura: “Fa melina – facevano sapere alle agenzie di stampa fonti del Movimento 5 Stelle -, non risponde al telefono, non si fa trovare”. Poi, prima della riunione del consiglio dei ministri, i sottosegretari pentastellati Simone Valente e Laura Castelli hanno ottenuto l’attenzione e la parola di Conte. Questa mattina, poi, è arrivato il decreto che permette di evitare il passaggio parlamentare prospettato dalla Lega e dal capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari. “Sono stati giorni di intenso lavoro, ma finalmente segniamo un punto importante a favore del tennis italiano – dichiara Valente -. A differenza di quanto sostenevano altri, questa era l’unica strada percorribile per i tempi strettissimi e la credibilità di tutti”. “Il nostro impegno nasce dalla consapevolezza che si tratta di un investimento sostenibile e di un’occasione di sviluppo che non possiamo negare a Torino, al suo hinterland, all’Italia e agli amanti del tennis”, aggiunge la torinese Castelli.
Giorgetti esprime “soddisfazione dopo un lavoro serio e riservato” per l’esito della vicenda anche per “esser riuscito, in extremis, come per le Olimpiadi, a garantire la candidatura italiana”. Giorgetti ha espresso anche la convinzione che le Atp Finals a Torino “siano un fatto positivo per il nostro sport” ma anche “per le ricadute economiche sul territorio”. “Ringrazio il sottosegretario Giorgetti per aver trovato la soluzione – dice Riccardo Molinari, capogruppo della Lega a Montecitorio – dopo che tutti i gruppi parlamentari avevano appoggiato la mia proposta di legge sugli Atp. Questo è il Governo che ci piace, del ‘sì’, che ha il coraggio di pensare in grande e puntare sul ruolo internazionale del nostro Paese e del Piemonte”.
La Federtennis, che con una comunicazione inviata all’ultimo aveva ottenuto una breve proroga per la fornitura delle garanzie economiche, ha inviato ad Atp gli ultimi documenti. La decisione dell’organizzazione internazionale potrebbe essere presa nelle prossime ore, ma verrà tenuta segreta per alcuni giorni prima di essere resa nota.