I VILLEGGIANTI di e con Valeria Bruni Tedeschi. Con Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Pierre Arditi. Francia/Italia 2018. Durata: 126’. Voto: 3/5 (AMP)
“Sembra di arrivare in paradiso e invece è l’inferno”. È questa l’essenza che identifica il nuovo “chateau” di Valeria Bruni Tedeschi, questa volta in Costa Azzurra dove i suoi personaggi/persone si raccolgono in qualità di villeggianti. Con la testa e il cuore fissi su Cechov e il mentore Patrice Chereau (a cui il film è dedicato, come al fratello scomparso), la regista/attrice italiana continua il viaggio dentro la propria vita, con un passato eternamente presente e perennemente osservato con un occhio sulla tragedia e l’altro sulla commedia. Perché l’auto-catarsi può essere la miglior terapia e Bruni Tedeschi è fra le migliori esponenti di questa “pratica” in cui coinvolge la vera mamma e la vera figlioletta adottiva, ma delega l’amica del cuore (Valeria Golino) al ruolo di sorella e Scamarcio a quelli di Louis Garrel. Centro (l’elaborazione di un doppio lutto: la separazione dal marito e la morte del fratello) e contorno (la famiglia allargata con i loro segreti e bugie) della narrazione s’intersecano nell’armonia pianistica della colonna sonora, intensificando quel tono di film “teso e inatteso” (parole della regista) così aderenti al suo spirito di donna ed artista. Un film che non va compreso ma va amato per quello che è, esattamente come gli esseri umani.