Dopo quanto avvenuto alla discoteca Lanterna Azzurra il suo nome era stato associato al talent show The Voice of Italy, avrebbe dovuto vestire i panni di giudice ma l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ha posto un veto sulla sua partecipazione anche perché i testi delle sue canzoni erano ritenuti in adatti per un programma di servizio pubblico: “Mi chiedo: in un paese come l’Italia, in cui ci sono un miliardo di problemi, questi dove trovano il tempo per analizzare i miei testi?”, continua il trapper difendendosi poi dalle accuse secondo cui le sue canzoni inciterebbero i giovanissimi all’uso di sostanze stupefacenti.
“Ma quando mai? Quando mai ho detto che drogarsi è giusto? Quando mai ho detto fate questo piuttosto che quest’altro? Mai fatto. Io ho parlato di me stesso, ho parlato di quello che ho fatto io e che è stata la mia vita. E non mi sono nascosto dietro un dito, quello che dovevo dire l’ho detto. Mi sembra ridicolo adesso puntare il dito contro di me e dire che Sfera è il demonio, che Sfera incita alla droga, che è un cattivo esempio per i ragazzini”, ha spiegato con tono deluso e arrabbiato.
Gionata Boschetti, questo il vero nome del trapper, ha poi concluso: “Se i ragazzini, invece che perdere tutto il tempo per strada, si dedicassero alla musica, come ho fatto io, troverebbero di sicuro una strada alternativa. I ragazzini mi prendono come esempio non perché fumo le canne, ma perché ce l’ho fatta”. Il suo manager Shablo nei giorni scorsi aveva fatto sapere di essere intenzionato a prendere legittimi provvedimenti per tutelare il suo artista dopo l’esclusione dal programma di Rai2 condotto da Simona Ventura.