Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica - 8 Marzo 2019
Tav, Di Maio: “Salvini minaccia crisi? Irresponsabile”. E Castaldo: “Noi azionisti di maggioranza del governo”
“Salvini minaccia la crisi sul Tav? Sono sbalordito, abbiamo solo chiesto la ridiscussione integrale dell’opera, come previsto dal contratto. E cosa fa il leader della Lega? Minaccia pure di far cadere il governo? Irresponsabile“. A rivendicarlo è stato Luigi Di Maio, al termine dell’assemblea congiunta con i parlamentari M5s, dopo che il ministro dell’Interno, per la prima volta, non aveva escluso di chiudere l’esperienza di governo con i pentastellati, in caso di ‘no’ all’Alta velocità Torino-Lione. “Tutto questo mentre siamo in chiusura su due misure fondamentali come il reddito di cittadinanza e quota 100. Dovrà spiegare il suo comportamento anche ai truffati dalle banche”, ha aggiunto il capo politico del M5s. Non tutti, però, credono alle minacce salviniane: “Non farà mai cadere il governo, altrimenti dovrebbe tornare da Berlusconi”, spiega il senatore Alberto Airola. Mentre il ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli rivendica: “Stiamo solo semplicemente chiedendo a Salvini di rispettare il contratto. Serve ridiscutere con la Francia”. Un contratto che, per il deputato Luigi Gallo, il leader del Carroccio “sta violando“. “Non era il caso di dire ‘vediamo chi ha la testa più dura’ o minacciare crisi”, sottolinea invece il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Mentre l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo rivendica i rapporti di forza in Parlamento: “Dobbiamo certificare che il M5s ha ottenuto il 32% contro il 17% della Lega alle ultime elezioni, siamo noi l’azionista di maggioranza dell’esecutivo. I voti contano, chi ci ha votato sapeva benissimo la nostra posizione. E per due terzi l’esecutivo si sorregge sul nostro voto di fiducia”, ricorda.
Tutto mentre il senatore Gianluigi Paragone ha aperto un altro fronte di scontro con la Lega, attaccando il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti: “Il governo del cambiamento di certo non fa entrare Mario Draghi a Palazzo Chigi. Da quel che ho saputo, Giorgetti oggi ha ricevuto Draghi e Grilli a Palazzo Chigi, poi magari mi smentirà. Qualcuno va a Londra e New York accompagnato per mano da Saccomanni”, ha attaccato. E ancora: “Il governo? Non lo faremo cadere noi, se qualcun altro vuole farlo, bene, si sarà fatto i suoi calcoli”