3. Donna vuol dire anche crescita, quindi gioventù, riti di passaggio, prove e difficoltà sul cammino verso l’essere adulte e adulti. Così arriviamo a due facce che ben sintetizzano adolescenza e gioventù. La prima, Girl, diretto dal belga Lukas Dhont e interpretato dal sorprendente Victor Polster, vede una ragazza crisalide imprigionata nel corpo di maschio. Il toccante percorso transgender appartiene a questa ballerina d’accademia con l’ambizione di liberarsi della mascolinità per vivere la propria vera identità. Girl volteggia come monito verso sessismi e omofobie attraverso un’anima fragilissima e determinata a sconfiggere un disagio vero, non quello sbandierato come modaiola interiezione giovanile.

https://www.youtube.com/watch?v=8yPSyfMeFOM

4. Thelma invece traspone corpo e sensorialità femminili al thriller horror. Una ragazza tarpata dall’ossessivo controllo dei genitori moralisti cerca di vivere il college come può. Ma un potere oscuro le si annida dentro. Il dilemma esplorato in maniera lucidamente estetica e a volte inquietante non è nuovo, ma coglie nel segno: può la vitalità di una ragazza avere la meglio sulle catene genitoriali? Entrambi pubblicati su disco, purtroppo hanno un neo: non propongono approfondimenti a fine titoli di coda.

https://www.youtube.com/watch?v=ZPfGeasMN3U&list=PLKnFjOdPJtZEggCBP-kGeJdoBA9XjpVqH

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8 marzo in sei film: Girl, Manifesto, L’amore molesto, Il futuro è donna, Thelma, La donna elettrica

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