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M2o, arriva Albertino come direttore ma “vanno a casa oltre 40 persone”: “Con lui inizia una riorganizzazione strisciante”

Nei giorni scorsi il sindacato non ha nascosto le proprie preoccupazioni: "Riorganizzazione strisciante. L‘azienda ha comunicato direttamente alle lavoratrici ed ai lavoratori la volontà di trasferire attività e personale da Roma a Milano, oltre a procedere ad alcuni licenziamenti individuali"

di Giuseppe Candela

Lasciare Radio Deejay dopo 35 anni non sarà per niente facile“, con queste parole Albertino iniziava un post pubblicato su Instagram lo scorso 1 marzo, un modo anche per ufficializzare il suo arrivo come direttore a Radio m2o. La radio, finora nelle mani di Fabrizio Tamburini, subirà una vera e propria rivoluzione con la cancellazione dei programmi più amati, si darà più spazio alla musica e meno alle parole. Mentre Albertino lavora al suo palinsesto c’è chi sarà ricollocato e chi invece ha dovuto lasciare il proprio lavoro.

Chi comunica la sua uscita da m2o è Dj Dino Brown che dal 16 marzo non farà più parte dell’emittente del gruppo Gedi, la sua reazione è molto dura e dopo i saluti di rito si sfoga: “Mi permetto solo di fare un appunto: ho letto interviste, tante dichiarazioni, innumerevoli commenti, decine di illazioni su quanto sta accadendo. Nessuno, in modo particolare chi di dovere, ha speso una sola parola sull’aspetto umano di tutto questo terremoto radiofonico. Ho percepito solo arroganza, saccenza, indifferenza, quasi come se i 16 ANNI di questa radio non fossero mai esistiti. Il mio pensiero va alle oltre 40 persone che hanno perso il lavoro, uomini e donne che hanno una famiglia e che in questi anni si sono sbattuti con cuore e anima per far crescere sempre di più il progetto m2o (progetto che, a differenza di quello che qualcuno voleva far credere, godeva di buona salute considerando la scarsissima copertura a livello nazionale e l’investimento pubblicitario e di marketing pari a zero).”

Dal 16 marzo non farò più parte di m2o. Avrei preferito dirvelo con calma , magari l'ultimo giorno di diretta , ma in…

Pubblicato da Dino Brown su Giovedì 7 marzo 2019

Lo speaker prosegue: “Si, è vero, indubbiamente c’erano altri problemi altrimenti non si sarebbe arrivato a questo ma la verità noi la conosciamo. Non c’è bisogno di far credere che il cambiamento sia avvenuto per scarso impegno e scarsi risultati di chi ci lavorava. Non è così. Almeno non per tutti . È scorretto anche farlo credere o farlo intendere fra le righe. Cosi facendo si manca di rispetto a chi, come me , ha sempre lavorato tanto e ci ha messo tutta la passione di questo mondo. Detto ciò, ognuno è libero di fare e dire quello che vuole, ci mancherebbe. Ricordiamo però che si sta parlando di PERSONE. Chiudo la porta senza sbatterla. Mi auguro di aprire un portone.”

Sempre sui social ci sono reazioni differenti da parte delle voci di m2o: da Sabrina Ganzer che sceglie un tono di arrivederci evitando riferimenti polemici a chi, come Fabio De Vivo e Dj Osso, sui social fa sapere di essere in attesa di comunicazioni. “Odio le falsità e chi mi manca di rispetto”, ha scritto quest’ultimo qualche giorno fa pur senza fare riferimenti alla questione. Stesso discorso per Leandro Da Silvia (“Per ora non posso dire nulla e non voglio commentare niente”), proprio lui che aveva vinto il contest “Deejay Ti vuole”.

Nei giorni scorsi il sindacato non ha nascosto le proprie preoccupazioni: “UILCOM-UIL di Roma e Lazio rende noto che in data 21 febbraio scorso si è svolta l’assemblea dei lavoratori di Elemedia – Gruppo Editoriale GEDI (L’Espresso/La Stampa), dalla quale è emerso che con l’arrivo del nuovo Direttore Artistico Albertino, all’interno dell’emittente radiofonica m2o è iniziata una riorganizzazione strisciante. L‘azienda ha comunicato direttamente alle lavoratrici ed ai lavoratori la volontà di trasferire attività e personale da Roma a Milano, oltre a procedere ad alcuni licenziamenti individuali. La UILCOM-UIL di Roma e Lazio ritiene inaccettabile la condotta di Elemedia che, anziché convocare il Sindacato per affrontare i problemi in chiave collettiva, ha ritenuto intervenire direttamente sui lavoratori. La UILCOM-UIL rende infine noto che, unitamente alla Rsu ed a SLC-CGIL e FISTEL-CISL regionali, ha chiesto un incontro urgente alla direzione aziendale per ricevere tutte le informazioni necessarie. I lavoratori in assemblea hanno già dato mandato alle OO.SS. di mettere in campo tutte le iniziative utili per arginare lo spostamento delle attività da Roma a Milano e salvaguardare l’occupazione”. Albertino tirerà dritto o si cercherà un punto di incontro con i lavoratori?

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Lasciare Radio Deejay dopo 35 anni non sarà per niente facile. Via Massena è il posto dove sono cresciuto e dove ho realizzato i miei sogni. Che non sono finiti. Qui mi sono sentito un campione. Insieme a mio fratello e miei amici abbiamo raggiunto risultati impensabili, portando la radio su un altro livello. Ho avuto la fortuna di poter lavorare con dei talenti straordinari che ancora oggi rappresentano il top dello spettacolo italiano. Da Fiorello a Jovanotti, fino a Gerry Scotti, il primo a introdurmi ai microfoni di Radio Deejay un pomeriggio di 35 anni fa. Erano le due. “Ciao sono Albertino”. Lo ripeterò centinaia migliaia di volte. Sono consapevole di essere stato la colonna sonora della vita di molte persone. Ne ho avuto l’ennesima, inaspettata, riprova durante il tour del Deejay Time. L’affetto della gente è stato al di sopra di ogni aspettativa. E continua ad esserlo. Vedere quei ragazzi che affollavano Via Massena o l’Aquafan di Riccione diventare genitori e accompagnare i loro figli alle nostre serate mi riempie di gioia e di orgoglio. Ma non è fantastico tutto ciò? Da grande volevo fare la radio. Non avrei potuto fare altro. Non sono bello, non solo alto, non so giocare a calcio, non so cantare o ballare. Per farmi ascoltare, avrei soltanto potuto usare un megafono. Così è stato, con quello che anch’io ho contribuito a far diventare il più forte di tutti: quello di Radio Deejay. Adesso che sono grande – nonostante il nome – mi è stata data una nuova opportunità, una sfida che dal primo di aprile affronterò con il mio gruppo di lavoro, con lo stesso entusiasmo di 35 anni fa. Radio Deejay non si libererà tanto facilmente di me. Ogni sabato pomeriggio con Fargetta, Molella e Prezioso faremo tutti insieme ancora un po' di Deejay Time (in contemporanea anche su m2o). Tutti i giorni mi troverete invece sulla nuova m2o, con tutto il cast dello staff del team della gang. Ma alle 17. Così prima “si va a mangiare”… con calma. Volevo salutare tutti gli ascoltatori di Radio Deejay, ma anche tutti quelli delle altre radio che in questi anni mi hanno ascoltato di nascosto, i vecchi, i nuovi e soprattutto chi mi seguirà su m2o. Questo non è un addio

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