È tornato dopo due settimane trascorse a curarsi in un ospedale svizzero. E in un messaggio alla nazione ha il presidente algerino, Abdelaziz Bouteflika, ha dichiarato di rinunciare a ricandidarsi per un quinto mandato e di rinviare le elezioni presidenziali fissate per il 18 aprile. “Non ci sarà un quinto mandato e non è mai stato in questione per me”, ha detto il presidente 82enne, smentendo quanto dichiarato finora. L’intenzione di un nuovo mandato aveva scatenato proteste in tutto il paese, dove nelle ultime tre settimane centinaia di migliaia di persone si sono riversate in strada. Nel “messaggio alla Nazione” di Bouteflika, diffuso dall’agenzia ufficiale Aps, il presidente fa riferimento al suo “stato di salute” e alla sua “età”, affermando che “l’ultimo dovere nei confronti del popolo algerino” è un “contributo alle basi di una nuova Repubblica“. Il messaggio parla di un “nuovo sistema algerino”, di una “nuova Repubblica” che “saranno nelle mani delle nuove generazioni di algerine e algerini che saranno i principali attori e beneficiari della vita pubblica e dello sviluppo nell’Algeria di domani”.

Secondo fonti bene informate citate dal portale di notizie Algerie Part è in fase di definizione una ‘squadra’ di personalità di spicco in vista delle consultazioni che saranno condotte da una “commissione nazionale del cambiamento” con l’obiettivo di “definire una road map” che traghetti l’Algeria verso la transizione. E, stando alle indiscrezioni, nella rosa di nomi proposti ci sarebbe anche quello dell’83enne Djamila Bouhired, attivista e uno dei personaggi simbolo dell’indipendenza algerina, che non ha perso la passione per la politica e che il primo marzo ha partecipato alle proteste ad Algeri. Tra i protagonisti delle prossime settimane potrebbe esserci, secondo le fonti di Algerie Part, anche il nome di Mustapha Bouchachi, avvocato ed ex presidente della Lega algerina dei diritti dell’uomo (Laddh), descritto come “un interlocutore giudicato credibile dai manifestanti”. Infine, potrebbe essere “consultato” anche il generale Toufik (Mohamed Lamine Médiène), l’ex capo dei servizi algerini. Lo stesso Algerie Part ha scritto che il nome del veterano della diplomazia ed ex inviato speciale dell’Onu “è stato proposto” alla presidenza algerina “per la guida della commissione che dovrà preparare la conferenza nazionale”.

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