"Mi aveva sempre colpito in lui la grande professionalità, il suo entusiasmo, la sua capacità di organizzare la ricerca e le scoperte", ha detto il divulgatore in un'intervista a Repubblica
In un’intervista a Repubblica, Alberto Angela ha ricordato Sebastiano Tusa, l’archeologo siciliano morto domenica nell’incidente aereo di Adis Abeba, in Etiopia. “La sua scomparsa mi addolora, è una tragedia che colpisce tutti noi”, ha detto il divulgatore, spiegando di aver incontrato Tusa in diverse occasioni: “Avevamo fatto un’immersione insieme alla scoperta di un relitto romano a 35 metri di profondità a Levanzo, nelle Egadi”. “Tusa era certamente una delle figure più luminose dell’archeologia: direi che si è spenta una luce. Mi aveva sempre colpito in lui la grande professionalità, il suo entusiasmo, la sua capacità di organizzare la ricerca e le scoperte. Sono molto vicino ai suoi cari, che sono stati così duramente colpiti da questa tragedia. Ma penso anche a quanto ci mancherà la sua capacità di viaggiare nel passato e anche la sua umanità. Era un persona straordinaria”.