“Tav? C’è un particolare che viene sottovalutato da tutti e che è legato al contratto relativo all’opera”. Così a Tagadà (La7) Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di FQ Millennium, esordisce nella sua spiegazione sulla ripartizione dei costi della Tav Torino-Lione.
“Attualmente “ – continua Gomez – “la Tav deve essere pagata al 35% dall’Italia e al 25% dalla Francia. Il rimanente viene pagato dalla Ue. I francesi, tuttavia, l’anno scorso hanno stabilito che decideranno solo nel 2038, cioè tra 20 anni, se ammodernare o meno il tratto competente alla Francia. Sono 200 km di linea. Questo dettaglio è importante perché quel contratto, che stabilisce che noi paghiamo di più il tunnel di base rispetto ai francesi, sussiste sulla base del fatto che Francia dovrebbe costruire in misura maggiore nel proprio territorio, mentre l’Italia dovrebbe costruire solo 60 km”.
Il direttore del Fatto online chiosa: “E’ evidente che, se i francesi non costruiscono e rimandano la decisione tra 20 anni, è assolutamente ingiusto che l’Italia paghi di più. E su questo punto la trattativa potrebbe portare delle sorprese. Può succedere che l’Europa intervenga maggiormente, che la Francia decida di pagare e che si riprenda seriamente in esame l’ipotesi di ammodernare la linea storica”.
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