Al Bano è intervenuto questa mattina ai microfoni di RTL 102.5 durante "Non Stop News" a proposito del suo inserimento della 'black list' del Ministero della Cultura ucraino come minaccia nazionale
Il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche il cantante Albano Carrisi (Al Bano) nella lista degli individui che considera una minaccia alla sicurezza nazionale. La lista nera è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. Nella black list ci sono ora 147 persone. E questa mattina proprio il cantante è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5: “La prima impressione è stata di un pesce di aprile in anticipo, poi ieri stavo partendo per Zagabria quindi non c’è stato il tempo di seguire fino in fondo. Dopo una miriade di telefonate mi sono chiesto che cavolo fosse successo, quando ho letto poi ho capito e sicuramente si tratta di un errore madornale perché è impossibile trasformare un uomo di pace quale io so di essere in un terrorista qualsiasi“.
E come commenta il cantante di Cellino San Marco il fatto che la colpa, secondo il governo Ucraino, sarebbe della sua amicizia con Putin? “Io non ho mai parlato di amicizia con Putin e mi dispiace, non sono amico perché è impossibile essere amico di una potenza del genere ma ho avuto l’opportunità di conoscerlo in tre occasioni ed è una persona eccezionale. A parte il fatto che quando va in giro non è che arriva Putin, arrivano trecento persone prima e altre quattrocento quando c’è lui, non stai mai da solo a tu per tu con il grande Putin. A tu per tu l’ho visto per la prima volta a Leningrado nel 1986 dove io facevo una serie di spettacoli a Leningrado prima, diciotto concerti e altri diciotto a Mosca. Lì l’ho visto, è venuto in albergo, ha salutato, ha ringraziato, l’ho ringraziato e quello è stato il primo incontro, era il capo del KGB. Poi dopo l’ho incontrato una seconda volta nel Cremlino nella notte del capodanno russo che si svolge sempre il 30 dicembre e lì l’ho conosciuto, erano presenti Putin con Yeltsin e le loro famiglie e i capi di tutte le Russie, sia religiosi che politici, li ho conosciuti quasi tutti e in quell’occasione ho cantato con l’orchestra sinfonica di Mosca. La terza volta è stata l’anno scorso in quel di Budapest, anche lì saluti e una foto di rito, se questo serve a diventare amico mi pare esagerato”.
Durante l’intervista a Non Stop News Al Bano ha approfittato anche per dire la sua sulla politica italiana: “Qualunque cosa un essere umano, specialmente nella mai posizione, possa esprimere sul fronte politico si apre uno, due o tre fronti di guerra. Preferisco mantenere un sano silenzio per non influenzare niente e nessuno, la verità sappiamo qual è e speriamo che questa gente cominci a capire da ieri che l’Italia ha bisogno di una presenza politica per aiutare questo Paese a crescere come stanno crescendo tutti gli altri Paesi dell’Europa. Meno litigi e spendere più energie a favore del fare e non del dire”.