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Elezioni europee 2019, Pd e PiùEuropa correranno separati. Zingaretti: “Faremo due liste aperte alla società civile”

No del partito della Bonino al listone unico. Calenda: "Il fronte unitario non ci sarà, è un grave errore"
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Il Partito Democratico e PiùEuropa correranno alle elezioni europee con liste separate. Ad annunciarlo sono i leader dei due partiti Nicola Zingaretti e Benedetto Della Vedova che in giornata si sono incontrati a Roma. “Abbiamo avuto un incontro franco e leale – ha detto il segretario di PiùEuropa, Della Vedova – in cui abbiamo convenuto che ci riconosciamo in una visione comune di difesa dell’Unione Europea e di necessità di un rinnovamento di essa, che ci porta a condividere il manifesto ‘Siamo europei’ di Carlo Calenda. Abbiamo convenuto che in vista delle elezioni europee sia meglio che le nostre esperienze politiche si presentino in modo distinto”. Della Vedova ha sottolineato che +Europa aderisce all’Alde con l’obiettivo “di raccogliere gli elettori con un profilo distinto da quello di quanti si identificano negli eurosocialisti”. Pochi minuti e Carlo Calenda lo definisce un “grave errore”: “+Europa ha definitivamente chiuso all’ipotesi di fare una lista unitaria anche dopo l’offerta del Pd di piena e paritetica visibilità dei loghi sotto un ombrello comune. Il fronte unitario delle forze europeiste non ci sarà”.

Zingaretti da parte sua ha definito l’incontro “utile”, caratterizzato da “uno spirito di massima disponibilità e condivisione del manifesto ‘Siamo europei’. Condividiamo la necessità – ha aggiunto – per la rifondazione dell’Ue contro chi la vuole distruggere. Ci presenteremo in modo distinto, ma condurremo la stessa battaglia con due liste aperte alla società civile“. Zingaretti ha quindi annunciato che proporrà questa linea all’assemblea nazionale del Pd di domenica dove assumerà ufficialmente l’incarico da segretario.

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