Ospite di Peter Gomez a “La Confessione”, il programma realizzato da Loft Produzioni in esclusiva su TvLoft, è l’ex pm di Mani pulite Piercamillo Davigo. Il giornalista chiede al magistrato chi fosse Bettino Craxi dal punto di vista della sua professione, visto che oggi molti lo stanno rivalutando. “Dal punto di vista del magistrato che l’ha processato era una persona che è stata condannata per i reati che gli sono stati contestati”, risponde Davigo. Il direttore de Ilfattoquotidiano.it e FqMillennium richiama alla memoria il celebre discorso di Craxi in Parlamento, “una chiamata di correità al sistema dei partiti e delle imprese dicendo che sostanzialmente tutti rubavano“. Secondo il membro del Csm, quel discorso “fa giustizia del fatto di chi va raccontando che Tangentopoli fu un colpo di Stato o altre cose di questo genere”. Si è trattato di una “chiamata in correità generalizzata”. “Io non penso affatto che tutti i politici rubino, ne ho conosciuto alcuni di adamantina onestà – spiega il magistrato – Quando Craxi fece quel discorso io rimasi allibito nel vedere che nessuno si alzava a dire: ‘Ma come ti permetti? Io non ho fatto le cose che hai fatto tu’. Perché nessuno era in grado di sapere cosa accadeva all’interno del proprio partito. Questo è il vero problema: non c’è trasparenza nella gestione dei partiti politici”. “Cosa pensa oggi da italiano e non da magistrato quando legge che c’è chi vuole intestare una piazza piuttosto che una strada a Bettino Craxi?”, domanda Gomez. La risposta di Davigo è lapidaria: “Non compete a me dare giudizi sulla toponomastica. C’è una sentenza dell’Alta corte di Londra (caso All Iberian per i finanziamenti illeciti di Berlusconi a Craxi, ndr)che di fronte alla deduzione di alcuni imputati di essere perseguitati politici, ha detto: ‘Mazzini, Garibaldi erano perseguitati politici, voi siete ladri che è un’altra cosa’”.
“La Confessione”, il programma realizzato da Loft Produzioni in esclusiva TvLoft.