L’ultimo concerto dei Negramaro, a Eboli, si è concluso con un messaggio forte e chiaro gridato da Giuliano Sangiorgi: “A noi per il culo non ci prendono! Noi siamo gente di mare e il mare è di tutti”, ha detto il cantante salentino sul palco, di fronte a un PalaSele gremito. L’obiettivo? Pare chiaro: prendere una posizione netta e chiara nei confronti delle politiche adottate dal nostro governo.
D’altronde non è la prima volta che Sangiorgi dice la sua sulla politica italiana. “Non me ne importa nulla di parlare male del governo. Quello che non accetto è che un Salvini dica agli artisti cosa debbano o non debbano dire. Sarebbe come suggerire a un fornaio di fare solo il pane o al cameriere di servire a tavola e tacere”, aveva detto qualche tempo fa a Vanity Fair. Anche sulla questione migranti, il cantante ha sempre avuto le idee chiare: “Quando la nave Tirana (migliaia di albanesi in fuga dal proprio Paese, ndr) arrivò a Brindisi io ero piccolissimo. Mio padre non mi fece andare a scuola, ritirò il suo stipendio e si mise a preparare centinaia di piccoli pacchetti di cibo da portare sulla banchina del porto. Dov’è finita l’Italia di mio padre? E’ morta con lui? Mi rifiuto di crederlo”.
Le parole di Sangiorgi arrivano a poche settimane di distanza da quelle pronunciate (e discusse) da Emma Marrone. Sempre dal palco di Eboli, la cantante salentina aveva fatto lo stesso, gridando al pubblico “Aprite i porti“. Il popolo dei social si era diviso, tra chi aveva applaudito la cantante e chi – come un consigliere leghista – aveva insultato e attaccato l’ex vincitrice di Amici. Proprio in quell’occasione Giuliano Sangiorgi aveva deciso di sostenere la collega salentina, esortando le persone ad aprire (oltre i porti) anche i cervelli. “A mia figlia – aveva scritto sui social – non racconterò mai di quando un consigliere comunale del nostro Paese ha scritto a una donna “apri le cosce e fatti pagare!” solo per aver espresso la sua libera e insindacabile opinione. Quando sarà grande per capire, avremo capito anche noi e ci saremo vergognati… tutti! Aprite i cervelli!”. Anche stavolta qualcuno avrà qualcosa da ridire?