“Elezioni europee? C’è bisogno di Europa e la gente lo sente, soprattutto per effetto di Brexit e di tanti avvenimenti. La gente avverte che qui siamo al bivio. L’Italia ci può garantire il presente, ma l’Europa ci assicura il futuro. Dico solo una cosa: ci sono 22 cinesi per ogni italiano nel mondo. Cerchiamo di riflettere su questo dato”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dall’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi.
E sottolinea: “La Ue negli ultimi anni ha fatto una marcia indietro. E tutto è iniziato dal 2005, quando, dopo il referendum francese, fu bocciata la Costituizone europea, che avrebbe garantito più potere a Bruxelles. Così abbiamo avuto e abbiamo ancora un periodo in cui lo Stato più forte è la Germania che comanda di più nella Ue. Non siamo più alla bellissima Europa definita “unione delle minoranze”. Ma abbiamo un’Europa in cui c’è chi comanda più degli altri. Questa non è certo l’anima della Ue che vogliamo” – continua – “dobbiamo tornare all’Europa che ha costruito il nostro futuro fino a quella bocciatura della Costituzione europea. Come non potrei riconoscere che l’Europa degli ultimi tempi ha fatto degli errori enormi? Basti ricordare come è stata trattata la Grecia. Con due soldi si poteva risolvere il problema e invece per via della Germania non fu così, anzi si è ingigantito un problema che è diventato insolubile per tutti”.
Circa i dem, Prodi osserva: “Certamente gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato che il Pd è il più forte partito filo-europeo. Quindi, ha la grande responsabilità di farsi artefice di una campagna elettorale di questo tipo in vista delle europee. Innanzitutto, il Pd non deve essere chiuso, ma deve avere una grande apertura. Visto che c’è lo sbarramento del 4%, io credo che se ci fosse uno schieramento a fianco del Pd che possa ragionevolmente raggiungere, e superare, il 4%, sarebbe utile a tutti. Però finora non vedo questa prospettiva”.
Poi chiosa sulla possibilità che la Gran Bretagna non esca dalla Ue e partecipi quindi alle elezioni europee del 24 maggio: “L’unico partito forte di centrosinistra in questo momento in Europa è quello britannico, quindi, se questo avverrà, il centrosinistra ne guadagnerà, però siamo in una percentuale abbastanza basa dei voti europei. Quindi, non è che il voto britannico sia una rivoluzione”.