Dopo un servizio delle Iene sulla possibile esistenza di video della deputata, partiti uniti nella condanna. Il garante: “I media rispettino la privacy”. M5s e Forza Italia presentano ddl contro il “revenge porn”. L'ex compagno Tibusche: "Pronto a querelare chiunque metta in giro la voce su un mio coinvolgimento nella diffusione delle sue foto private". La trasmissione di Mediaset: "Nostra inchiesta su questioni di pubblico interesse. Non c'entra con scatti rubati"
Dal Pd a Forza Italia, passando dalla Lega, Fratelli d’Italia e ovviamente il Movimento 5 stelle. Tutto il parlamento – con il presidente della Camera, Roberto Fico, in testa – si schiera al fianco di Giulia Sarti, la deputata del M5s coinvolta nel caso Rimborsopoli. Oggetto di un comunicato del garante della privacy che ricorda ai media di non diffondere le immagini private della parlamentare, dopo che ieri le Iene avevano mandato in onda un’intervista a Bogdan Tibusche, ex compagno della deputata, in cui si alludeva all’esistenza di filmati personali. Nel 2013, infatti, alla Sarti era stata hackerata la casella di posta elettronica con la successiva diffusione di alcune fotografie intime. Solo che adesso, sei anni dopo quei fatti, la circolazione di immagini private della Sarti torna ad essere evocata. Recentemente, infatti, la deputata è tornata al centro della cronaca dopo le sue dimissioni da presidente della commissione giustizia: accusata di non aver restituito al Movimento una parte del suo stipendio aveva denunciato l’ex compagno Bogdan Tibusche per appropriazione indebita. Il tribunale di Rimini, però, ha archiviato le accuse a carico dell’ex compagno della Sarti.
L’intervista delle Iene a Tibusche – Ieri le Iene hanno mandato in onda un’intervista a Bogdan, tutta dedicata alla presunta esistenza di filmati hard registrati in casa Sarti, dove sarebbe stato attivo un servizio di registrazione attivo 24 ore su 24.. “Ecco il computer di Bogdam, se sto computer potesse parlare“, è l’incipit dell’intervista di Filippo Roma. Che oggi è tornato sull’argomento a Un giorno da Pecora, spiegando che sulla parlamentare “stanno circolando due tipi di cose. Le vecchie foto dell’onorevole Sarti, a suo tempo rubate dall’hacker, e ora nuovamente in circolo, magari da qualcuno che le aveva conservate e che ora, visto che si è tornati a parlare dell’argomento, le ha nuovamente distribuite. E poi c’è un filmato fake, un video con una ragazza dai capelli mori che non c’entra nulla con la Sarti, non è lei e nemmeno gli somiglia, che si accoppia con un tizio e viene filmata con un cellulare”. Insomma è per questo motivo che il garante è dovuto intervenire, mentre le vecchie foto della Sarti sono tornate a circolare. “Noi indaghiamo su questioni di pubblico interesse, su dove potrebbero essere finiti i soldi che la parlamentare aveva dichiarato di aver restituito al fondo per il microcredito e che sarebbero stati dedicati anche all’eventuale acquisto di apparecchi di videosorveglianza forse per girare filmini privati. Questo non c’entra nulla con la diffusione del materiale rubato all’onorevole anni fa dalla sua posta elettronica. La diffusione delle sue foto intime, oltre che un reato, è una vera violenza. Gli scatti rubati starebbero girando sulle chat di giornalisti, politici e non solo. Attenzione: sta compiendo un reato non solo chi li diffonde, ma anche chi li conserva”, fanno sapere dalla trasmissione di Mediaset. “Sono pronto a querelare chiunque metta in giro la voce su un mio coinvolgimento nella diffusione delle sue foto private. Se qualcuno si permette di affiancare il mio nome a questo schifo, lo denuncio”, minaccia Tibusche , che aveva conosciuto Sarti nel 2013, quand’era stato ingaggiato proprio per far sparire dalla rete le foto hackerate.
L’intervento del garante – Antonello Soro ha dovuto invitare i media ad astenersi dalla diffusione di quelle foto. “Con riferimento a notizie relative alla possibile circolazione di immagini molto personali della deputata M5s Giulia Sarti, richiama l’attenzione dei mezzi di informazione al rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e del codice deontologico dei giornalisti. Tali regole impongono al giornalista di astenersi dal diffondere dati riguardanti la sfera intima di una persona per il solo fatto che si tratti di un personaggio noto o che eserciti funzioni pubbliche, richiedendo invece il pieno rispetto della sua vita privata quando le notizie o i dati non hanno rilievo sul suo ruolo e sulla sua vita pubblica”, si legge in una nota del garante.
Fico: “Vittima di atto vigliacco” – Una possibilità, quella della diffusione di foto private della parlamentare, che ha scatenato l’intero arco costituzionale. “Quello che sta subendo Giulia Sarti è vergognoso. La diffusione di immagini private è un atto vigliacco e bene ha fatto il Garante della privacy a richiamare l’attenzione dei mezzi di informazione al rispetto della normativa. A Giulia la solidarietà mia e quella della Camera dei deputati“, dice il presidente di Montecitorio Roberto Fico. I due capigruppo alla Camera e al Senato del M5s, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, hanno diffuso un comunicato congiunto per definire come “vergognoso quanto sta accadendo in queste ore, condanniamo senza alcuna esitazione la diffusione di immagini della vita privata della collega Giulia Sarti. Atteggiamenti meschini che mirano a fare del male ‘gratuitamente’ a Giulia. Da parte di tutto il MoVimento 5 Stelle la massima solidarietà e vicinanza”.
Solidarietà dal Pd a Fi – Solidarietà alla deputata arriva anche dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “A prescindere dalle idee politiche o dalle interpretazioni della vicenda, è deplorevole e inconcepibile che vengano divulgati dettagli della propria intimità. Una violenza sulla quale mi aspetto una condanna netta da parte di tutta la politica italiana”. “Voglio manifestare con forza la mia solidarietà a Giulia Sarti per il vergognoso atto di cyber-bullismo ai suoi danni. Non ho parole per esprimere il mio totale disprezzo per chi ha organizzato un attacco così infame”, dice Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia. Per la Lega interviene la parlamentare Barbara Saltamartini, sempre sui social network: “L’intimità e la vita privata non possono e non debbono diventare mezzi attraverso cui intimidire o minacciare una persona”. “Quello che sta accadendo a Giulia Sarti è indecente, a lei va la mia solidarietà. Non si può tollerare la diffusione di immagini intime senza il consenso della persona interessata. Basta RevengePorn”, dice l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. “Diffondere immagini private per vendetta o per un fare volgare giornalismo è una barbarie dei nostri tempi che va condannata senza esitazioni e va fermata”, commenta invece il dem Ettore Rosato.
“Legge contro il revenge porn” – Annuncia la presentazione di una legge contro il cosiddetto Revenge Porn, cioè la pubblicazione e diffusione di materiale sessualmente esplicito senza il consenso della persona coinvolta, la senatrice del M5s, Elvira Evangelista: “Domani in commissione Giustizia inizia l’esame del disegno di legge a mia prima firma per prevenire e punire il cosiddetto ‘revenge porn‘. Spesso questi comportamenti sono frutto di vendette da parte di ex partner. È un fenomeno drammatico che ha ormai assunto una portata preoccupante. Succede troppo spesso – dice la senatriche – tante vittime, nella maggior parte dei casi donne, vivono un autentico incubo con gravi conseguenze psicologiche e sociali. La vicenda di Tiziana Cantone, che non riuscì mai superare il trauma fino a togliersi la vita, è quella più conosciuta. Ma accade ovunque in Italia e dobbiamo intervenire con urgenza per punire questa violenza. Da un lato vogliamo un’efficace repressione, dall’altro con questa proposta puntiamo sulla prevenzione e sull’educazione ad un uso consapevole della rete. Un principio fondamentale per il Movimento 5 Stelle che crede più di tutti nelle potenzialità del web”.