Il presidente del Parlamento Ue e capo di fatto di Forza Italia assolve in parte il Duce. Un po’ come fece Berlusconi: “Non un campione di democrazia, ma fece strade”. “Unici” errori? Guerra, leggi razziali e delitto Matteotti. Il leader dei Socialisti e democratici al parlamento Ue lo attacca: "Chiarisca". Lui: "Si vergogni chi strumentalizza le mie parole "
Benito Mussolini ha fatto delle cose positive. Almeno fino alla guerra. Non è il pensiero di un neo fascista ma quello del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Il quale, oltre a presiedere la massima istituzione parlamentare dell’Unione, è anche il leader di una partito che sostiene di essere moderato e unico argine agli estremismi: cioè Forza Italia. Eppure le dichiarazioni di Tajani a Radio 24 sono nette, seppur piene di distinguo: “Mussolini? Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro paese, poi le bonifiche. Da un punto di vista di fatti concreti realizzati, non si può dire che non abbia realizzato nulla”, ha detto alla Zanzara il presidente del Parlamento europeo. Che poi si giustificherà sostenendo che le sue parole sono state “strumentalizzate”.
“Mussolini ha fatto strade, ponti, edifici, le bonifiche” – La vicenda drammatica di Matteotti è in pratica l’omicidio del deputato del Partito socialista unitario, ucciso dai fascisti nel 1924, quando alla dichiarazione di guerra mancavano ben 16 anni. Sarà per questo motivo – per queste amnesie ben prima dell’alleanza coi nazisti – che il leader di Forza Italia non salva proprio tutto di Mussolini. “Si può non condividere il suo metodo – concede Tajani – Io non sono fascista, non sono mai stato fascista e non condivido il suo pensiero politico. Però se bisogna essere onesti, Mussolini ha fatto strade, ponti, edifici, impianti sportivi, ha bonificato tante parti della nostra Italia, l’istituto per la ricostruzione industriale. Quando uno dà un giudizio storico deve essere obiettivo, poi non condivido le leggi razziali che sono folli, la dichiarazione di guerra è stata un suicidio”. Parole che ovviamente hanno sollevato numerose critiche su Tajani, attaccato dal leader dei Socialisti e democratici europei, Udo Bullmann, ma anche dal sottosegretario del M5s, Stefano Buffagni.
“Non era un campione della democrazia” – Il presidente del parlamento Europeo ci ha tenuto ad essere chiaro quando gli è stato chiesto: qualcosa va salvato del fascismo? “Certamente sì, certamente non era un campione della democrazia. Alcune cose sono state fatte, bisogna sempre dire la verità. Non bisogna essere faziosi nel giudizio. Complessivamente non giudico positiva la sua azione di governo, però alcune cose sono state fatte. Le cose sbagliate sono gravissime, Matteotti, leggi razziali, guerra. Sono tutte cose inaccettabili“. Insomma l’intervento di Tajani sembra proprio essere tra quelli citati da Sergio Mattarella un anno fa. Per la giornata della memoria del 2018, il presidente della Repubblica aveva detto: “Sostenere che il fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra è un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione”, perché “razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza” del regime. D’altra parte non è la prima volta che personaggi politici di primo piano scivolano su dichiarazioni che tendono a riabilitare il fascismo e Mussolini. Primo tra tutti il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Mussolini forse proprio un dittatore non lo era”, aveva detto solo nel dicembre del 2017. Poche settimane prima, ospite di Bruno Vespa, l’ex premier aveva detto che il suo motto preferito era “credere, obbedire, combattere”. Nel 2013 l’ex premier era andato oltre sostenendo che “per tanti versi Mussolini aveva fatto bene ma il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa”.
S&D: “Tajani chiarisca”. Lui: “Strumentalizzano”- Dichiarazioni, quelle di Tajani, che hanno provocato l’attacco di Udo Bullmann, leader dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo. “Affermazioni incredibili da Tajani su Mussolini. Come può un presidente del Parlamento europeo non riconoscere la natura del fascismo? Abbiamo bisogno di chiarimenti rapidi. Due ore dopo la lode a Mussolini, Tajani incontra Salvini e Meloni, gli italiani di estrema destra. Dopo Orban è questo il profilo futuro del Ppe?”, dice il leader dei socialisti europei. Piccata la replica del leader di Forza Italia, che ha prima scritto su twitter: “Si vergogni chi strumentalizza le mie parole sul fascismo! Sono da sempre un antifascista convinto. Non permetto a nessuno di insinuare il contrario. La dittatura fascista, le sue leggi razziali, i morti che ha causato sono la pagina più buia della storia italiana ed europea”. Poi il presidente del parlamento europeo ha replicato direttamente a Bullmann: “È la seconda volta che Udo Bullmann insinua che sono fascista. Ora basta, esigo che si scusi. Se non lo farà, vuol dire che in maniera sleale ha volutamente distorto le mie parole”. Critica Tajani anche Buffagni, sottosegretario agli Affari regionali del M5s: “Tajani svela il suo volto; si vergogni per ciò che ha detto su Mussolini. Tra leggi razziali, omicidio Matteotti e gli anni bui della democrazia ricordo che la nostra Costituzione si basa su altri valori. Orgoglioso di essere diverso da loro”.