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Consob, l’Anac dà il via libera alla nomina di Paolo Savona: nessuna incompatibilità

L'autorità nazionale anticorruzione si doveva esprimere sul fatto che l'ormai ex ministro in passato è stato amministratore di Euklid. La motivazione: il fondo non ha mai svolto investimenti in Italia e se lo dovesse fare il conflitto "è sterilizzabile" con l’astensione

Nessuna incompatibilità: l’Anac dà l’ok alla nomina di Paolo Savona alla presidenza della Consob. L’ormai ex ministro per gli Affari europei aveva già ricevuto il via libera della commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato e la sua carica era stata deliberata il 7 marzo scorso dal consiglio dei ministri. L’autorità anti-corruzione si doveva esprimere sulla possibile incompatibilità per il fatto che Savona in passato è stato amministratore del fondo Euklid: in base alle informazioni fornite dalla stessa Consob non ha mai svolto attività di investimento in Italia e quindi non è soggetto alla sua vigilanza, spiega l’Anac. Nel caso in cui il fondo, del quale Savona detiene ancora alcune azioni, investa in Italia il conflitto “è sterilizzabile” con l’astensione di Savona.

Ora la decisione del governo dovrà superare il vaglio definitivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che a maggio si era opposto alla scelta dell’82enne economista sardo come ministro dell’Economia. L’intesa tra Lega e M5S sul nome di Savona, dopo gli oltre quattro mesi di stallo seguiti alle dimissioni di Mario Nava, era stata raggiunta a inizio febbraio. All’Anac si era rivolto il finanziere Giuseppe Bivona il quale contesta che la nomina potrebbe essere avvenuta in violazione di alcuni principi di legge. In particolare ha lavorato fino a maggio 2018 per il fondo Euklid, è stato direttore dell’hedge fund lussemburghese Euklid Master Fund presidente di Euklid ltd, basata a Londra, di cui è ancora socio con 50mila azioni.

Ai tempi dell’annuncio della nomina il Pd aveva sollevato anche la presunta ineleggibilità di Savona. Il primo inciampo è la legge Frattini del 2004 sul conflitto di interessi (articolo 2) relativa all aincompatibilità di membri di governo con altri incarichi in enti di diritto pubblico, che dura per un anno dal termine dell’incarico di governo. La seconda norma citata dal Pd è la legge Madia del 2015, secondo cui un pensionato può assumere incarichi dirigenziali e direttivi in enti pubblici solo a titolo gratuito e per non più di un anno, mentre il mandato in Consob per il presidente è di sette anni. Una circolare di interpretazione della stessa Madia sembra però escludere “gli incarichi conferiti da organi costituzionali”. E il presidente della Repubblica, che dovrà firmare il decreto di nomina, è appunto un organo costituzionale.