“E se un ministro sequestrasse degli studenti?”. È la provocazione da cui parte un video, ideato e promosso da Pietro Grasso (LeU), ambientato nel 2024, per spiegare l’importanza del voto in Senato sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, del prossimo 20 marzo sul caso Diciotti. Il post che accompagna il filmato (che lancia il sito megliodino.it) spiega: “Impedire il processo crea un precedente pericolo. Non è il caso Salvini, ma molto di più: il punto centrale riguarda il principio della separazione dei poteri in una democrazia”. Per questo motivo Grasso ha scritto una relazione, già depositata in Senato, che contraddirebbe quanto sostenuto da Salvini e quanto affermato dal presidente della Giunta per le immunità, Maurizio Gasparri. “Che cosa accadrebbe se un ministro trattenesse in una scuola 177 ragazzi per costringere le associazioni studentesche a interrompere delle pacifiche proteste contro una riforma dell’Istruzione?”.
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