Se il proprietario dell’auto sposta invece il mezzo entro mezz'ora, o esistono percorsi alternativi per il mezzo pubblico, l’esposto viene archiviato, altrimenti si rischia l'accusa di interruzione di pubblico servizio. Il procedimento sul "parcheggio selvaggio" nasce dalle segnalazioni dell'Atac. In dieci sono già stati citati direttamente in giudizio
Gli automobilisti “indisciplinati” che parcheggiano in doppia o tripla fila causando spesso problemi alla circolazione stradale a Roma rischiano il processo. La procura di Roma, da alcuni mesi, ha avviato una maxi-indagine contestando il reato di interruzione di pubblico servizio.
Con questa imputazione, mell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo ci sono già dieci persone citate direttamente in giudizio: si tratta di chi ha lasciato la propria auto in maniera irregolare per almeno 30 minuti in una strada in cui non erano presenti percorsi alternativi per i mezzi pubblici o, in alcuni casi, di chi ha parcheggiato la vettura in prossimità dei binari del tram causando il blocco di una o più linee.
Se il proprietario dell’auto sposta invece il mezzo entro mezz’ora, o esistono percorsi alternativi per il mezzo pubblico, l’esposto viene archiviato. Il procedimento sul “parcheggio selvaggio” nasce dalle segnalazioni che l’Atac quotidianamente invia agli uffici della Procura.