Ha fatto appena in tempo a pronunciare due parole: “Hello, brother“. “Ciao, fratello“. Poi Brenton Tarrant ha sollevato il fucile e ha aperto il fuoco nove volte. E l’uomo, presumibilmente un ragazzo, è caduto a terra, senza vita. Aveva accolto il suo assassino con parole di fraternità e pace la prima vittima del terrorista australiano che ha ucciso 49 persone in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda. In cambio ha ricevuto nove colpi di arma da fuoco. Le parole si odono chiaramente nel video girato dallo stesso terrorista con una body-camera, trasmesso in diretta Facebook e poi rimosso dal social network.
Ali, 62 anni, originario delle Figi, ha raccontato al New Zealand Herald di essere stato l’ultimo uomo a uscire vivo dalla moschea di Dean Street, la prima colpita dal terrorista, in cui sono morte 41 persone. E’ rimasto immobile per 10 o 15 minuti, sdraiato su una panca, sapendo che se si fosse alzato o anche solo mosso, sarebbe stato visto e ucciso: “Pensavo: ‘Ma i proiettili li dovrà finire’ – ha proseguito Ali – In pratica ero lì che aspettavo e pregavo Dio, mentre l’assassino sparava e ricaricava di continuo”. Il cugino seduto accanto a lui ha ricevuto un proiettile nella gamba e un altro fedele, che gli aveva appena fatto cenno di avvicinarsi a lui, è stato visto e si è preso dei colpi di arma da fuoco in pieno torace. “Penso di essere un uomo fortunato – ha concluso – Dio mi ha assistito”.
Dai racconti dei testimoni emergono storie. Come quella del giovane che a mani nude sarebbe riuscito a disarmare l’attentatore. A raccontare le gesta di questo giovane al New Zealand Herald è stato Syed Mazharuddin, uno dei sopravvissuti della moschea di Linwood, la seconda presa d’assalto da Tarrant: “C’erano circa 60-70 persone”, ha raccontato l’uomo, secondo cui Tarrant “che indossava un giubbotto antiproiettile, ha cominciato a sparare alla cieca colpendo chi era davanti alla sua traiettoria. E’ a questo punto – ha proseguito Mazharuddin – che il ragazzo che di solito si prende cura della moschea ha cercato di affrontare il killer e si è avventato sull’uomo disarmandolo. Ha cercato di inseguirlo e anche di sparargli, ma non è riuscito a trovare il grilletto. Gli è corso dietro, ma delle persone lo aspettavano in macchina fuori dalla moschea ed è fuggito”.