Terza multa della Commissione Ue a Google, che dovrà pagare 1,49 miliardi per aver abusato della sua posizione dominante con la piattaforma AdSense nel settore della pubblicità per motori di ricerca. L’azienda imponeva clausole restrittive nei contratti con siti di parti terze, che hanno impedito ai rivali di offrire le loro pubblicità sugli stessi siti. “La cattiva condotta è durata dieci anni e ha impedito alle altre aziende di competere sul merito e innovare”, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.

Nel luglio 2018 il motore di ricerca si è visto chiedere da Bruxelles 4,3 miliardi di euro per aver abusato della posizione dominante del suo sistema operativo Android. Una sanzione quasi doppia rispetto a quella inflitta l’anno prima: 2,4 miliardi di euro per aver favorito il suo servizio di comparazione di prezzi Google Shopping a scapito degli altri competitor.

Kent Walker, senior vice president Global Affairs di Google, ha fatto sapere: “Abbiamo già introdotto una serie di cambiamenti ai nostri prodotti per rispondere alle preoccupazioni della Commissione. Nei prossimi mesi, introdurremo ulteriori aggiornamenti per incrementare la visibilità dei nostri concorrenti in Europa. Siamo sempre stati d’accordo sul fatto che mercati sani e prosperi siano nell’interesse di tutti”.

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