Dichiarato colpevole anche il suo tuttofare Vincenzo Liello. Coinvolto il fidanzato di una delle giovani: faceva prostituire la ragazza, che si è costituita parte civile
Mario Ginatta è stato condannato con rito abbreviato a 8 mesi di carcere commutati in libertà controllata per un rapporto sessuale a pagamentp con una minorenne. Il figlio di Roberto – patron della Blutec, gruppo del settore automobilistico in amministrazione giudiziaria dopo l’arresto del padre Roberto e dell’amministratore delegato Cosimo di Cursi per una presunta truffa ai danni dello Stato – è stato coinvolto nell’inchiesta ‘Tacco 12’ su un presunto giro di ragazze immagine di alcuni club privè avviate alla prostituzione.
Ginatta era finito sulle pagine dei giornali anche una settimana fa perché il leader della Fiom siciliana Roberto Mastrosimone aveva raccontato che “l’ex presidente Roberto, in occasione del compleanno del figlio, aveva fatto realizzare alle tute blu un modellino della Ferrari“.
Con Ginatta sono stati condannati anche il suo ‘tuttofare’ Vincenzo Liello (un anno e 8 mesi) e il fidanzato di una delle giovani, che si è costituita parte civile, Michael Palumbo (4 anni e 8 mesi). Secondo l’accusa Liello accompagnava le escort agli incontri, mentre Palumbo sfruttava la sua fidanzata facendola prostituire.