Cari Consiglieri capitolini, vi scrivo rammaricandomi di non essere là con voi a condividere questo momento difficile per il Movimento romano. La paradossale vicenda che coinvolge tristemente Marcello De Vito ha portato alla luce la peggiore delle preoccupazioni che possa turbare i sonni di un amministratore: quella di dare il benestare a un’opera gigantesca che sia realizzata non per portare vantaggio alla propria cittadinanza, ma solo del profitto a pochi furbi.
Per questo motivo, alla luce di quanto evidenziato anche dal precedente scandalo di Mafia Capitale, sento la necessità di proporre a voi un mio personale appello: fermate il progetto dello stadio a Tor di Valle! Il territorio non se lo può permettere, la delicatezza idrogeologica di quel sito è conclamata, ogni metro quadrato sequestrato alla natura non ritorna mai più. Davvero volete essere ricordati come il gruppo politico che fece sparire una così gigantesca porzione di campagna romana? Davvero volete essere maledetti da generazioni di romani che si troveranno a fare i conti con un decennio di lavori? Davvero volete lasciare questo in eredità ai vostri figli e nipoti? Una cementificazione gigantesca e inutile fatta solo per il profitto di alcune società private?
Io vi conosco uno ad uno, ho condiviso con voi la campagna elettorale e so quanto siate mossi da grandi ideali e quanto siate entusiasti del messaggio che il Movimento 5 Stelle cerca di propagare in questo sconvolto Paese. Non vi ritengo persone in grado di ignorare i rischi di un simile progetto per il territorio, per le finanze, per la viabilità, per la bellezza, perfino. Sì, perché quel territorio di Tor Di Valle, seppure attualmente utilizzato solo per farci passare una ciclabile, potrebbe diventare un parco popolare bellissimo, un parco che potrebbe rappresentare per i cittadini di Roma Sud quello che Villa Pamphilj e Villa Borghese sono per quelli del centro, Villa Torlonia e Villa Ada per quelli di Roma Nord.
Vi prego dal profondo del cuore: non ascoltate me, ascoltate la voce primigenia del Movimento, quella che vi ha convinto a mettervi in gioco e che vi ha consentito di essere lì in questo momento a decidere per tutti i romani. Siate orgogliosamente “grillini”. Io conto su di voi, come milioni di altri cittadini. Grazie.