La drammatica storia arriva dalla Cina, dalla contea di Jianhu. Il tredicenne Shao Fuming è stato arrestato per aver ucciso la madre, Yang Yan, 37 anni, a colpi di mannaia. Il gesto estremo e colmo di rabbia di Shao è arrivato dopo che la donna aveva ucciso il suo cane a bastonate. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, la madre avrebbe ammazzato il cane davanti al figlio perché l’animale sarebbe stato fonte di troppa distrazione.
Il ragazzo, a quel punto, ha riversato sulla donna una rabbia inaudita uccidendola a colpi di mannaia. Subito dopo l’omicidio, Shao è scappato e secondo quanto riportato dalla polizia su Weibo (il principale social network cinese) è stato arrestato mentre si trovava in un ristorante aperto 24 ore su 24 in stato di choc. Il padre del ragazzo lavora in una zona lontana dalla casa della famiglia e non era quindi presente al momento dell’accaduto.
“Il ragazzo giocava con il cucciolo tutto il giorno e la madre era arrabbiata così ha ucciso il cane di fronte a lui”: questa la testimonianza di una vicina raccolta dal Red Star News. “Il rapporto tra mamma e figlio era molto conflittuale”, ha scritto ancora su Weibo la polizia di Jianhu. Secondo la legge cinese i minori di 14 anni non possono essere ritenuti penalmente responsabili, mentre quelli tra i 14 e i 16 anni possono essere arrestati e accusati di reati come omicidio, rapina e stupro. Nel Paese, l’allarme per la delinquenza minorile è alto e sono molte le polemiche relative alle misure previste per i ragazzini che commettono reati.