Anche l’ultima roccaforte dello Stato Islamico in Siria, Baghuz, è stata liberata. L’annuncio arriva dalle Forze democratiche siriane (Sdf) che tramite il loro portavoce Mustafa Bali hanno dichiarato la liberazione della cittadina siriana, caduta nelle mani del sedicente Stato Islamico nel 2013. “Le Forze democratiche siriane dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto Califfato e la sconfitta territoriale al 100% dell’Isis. In questo giorno unico, commemoriamo migliaia di martiri i cui sforzi hanno reso possibile la vittoria”, ha annunciato Bali su Twitter. Una notizia confermata anche dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che su Twitter ha scritto: “Lo Stato islamico in Siria è stato sconfitto al 100%“. I combattenti dell’alleanza kurdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti hanno alzato la loro bandiera gialla per celebrare la storica vittoria.

La riconquista di Baghuz mette fine a quasi cinque anni di guerra contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq. Nelle scorse settimane, le milizie curde avevano dato inizio alla battaglia finale per espellere l’Is dalla sua ultima roccaforte di Baghuz, dopo l’evacuazione di migliaia di civili e la resa dei combattenti dello Stato Islamico nell’area.
L’Is aveva raggiunto la sua massima espansione territoriale nell’estate del 2014, con la conquista di Mosul, nel nord dell’Iraq e la proclamazione del cosiddetto “califfato”. Baghuz, situata sul fiume Eufrate, nell’est della Siria e in prossimità del confine iracheno, in una zona ricca di risorse energetiche, era l’ultimo territorio di rilievo in mano allo Stato Islamico, che per anni ha mantenuto il controllo di ampie fette di territorio in entrambi i Paesi. Le forze curde-siriane hanno avuto un ruolo chiave nella sconfitta dell’Is, riconquistando gran parte del territorio in mano allo Stato Islamico, compresa l’ex “capitale” dell’Isis, Raqqa.

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