Ornella Vanoni show a Domenica In. Ospite di Mara Venier, la cantante è stata protagonista assoluta dell’ultima puntata del contenitore domenicale di Rai1: prima si è ritagliata il ruolo di finta smemorata e poi ha lasciato di stucco la padrona di casa con una domanda un po’ impertinente. Si stava parlando dei grandi amori di Ornella e, dopo aver parlato di Giorgio Strehler e Gino Paoli, Mara le ha chiesto del flirt con Franco Califano. “Non abbiamo mai fatto l’amore io e Califano! Eravamo amici”, dice perentoria. La Venier però insiste e le chiede se le sarebbe piaciuto. “Se mi sarebbe piaciuto? Ma che domanda è? La dovevo dare a tutti?! E tu Mara gliel’avresti data?”, ribatte Ornella al che la conduttrice fa cenno di sì con la testa e lei si scatena: “Ah sì? Certo che sì, zoc***a! Eravamo entrambi della Vergine, io poi sono Vergine con ascendente Vergine e quando c’è Venere nella Vergine è una sfiga che non ti racconto. Pensa come sono messa”. Il pubblico ride e anche Mara fatica a contenersi.
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Poi Ornella ha commentato il bacio con Patty Pravo al Festival di Sanremo e la cantante: “Bacio le amiche, anzi è lo sfioramento delle labbra. E’ tenero, carino, ma la cosa più bella che esista è l’abbraccio. In cosa credo? Nell’amicizia, 4-5 amiche vere ce l’ho. Le coltivo tutti i giorni anche con una telefonata veloce. L’amicizia deve essere sincera, è giusto dare consigli e fare critiche, ma che siano costruttive e non distruttive. Con Patty non eravamo amiche, lo siamo diventate negli ultimi due anni”. E rivela di aver sofferto di depressione, il “male oscuro”, ma taglia corto: “Sono molto solare ma anche malinconica e quando la malinconia prende il sopravvento diventa depressione. Si guarisce solo con i farmaci, è una malattia infida perché non si vede e la gente non capisce, dice che i farmaci ti cambiano la personalità, sono diffidenti, pensano che se ti curi dalla depressione poi rimani con qualcosa che non va nel cervello. No, col cavolo, non è vero. Semplicemente se le medicine le prendi, ti curano e tu non cadi più in depressione. Adesso mi capita di essere triste, ma non mi sento più come sull’orlo di un precipizio. Non ne voglio parlare, non mi fa piacere. Ho una personalità borderline e devo prendere i farmaci tutti i giorni fino alla mia morte. Li prendo sempre, tutte le volte che mi alzo al mattino. Quando sono stata meglio, sono tornata dal mio medico, ma lui mi ha detto che sono borderline e me ne devo fare un ragione. Non devo mai interrompere i farmaci e non mi vuole più vedere”.