I servizi per ascoltare musica digitale in streaming sono sempre più diffusi. Da una parte la connessione web ampiamente disponibile permette di accedere sempre e ovunque ai contenuti musicali. Dall’altra parte non serve più scaricare i file MP3 sul supporto da cui si vorranno ascoltare, con grande risparmio di spazio. Basta abbonarsi a un servizio per ascoltare tutta la musica che si vuole, componendo playlist personalizzate e fruibili anche offline. La domanda non è più se usare un servizio per la musica in streaming, ma qual è il servizio migliore per ciascuno.
I servizi di musica in streaming più importanti per volume d’utenza sono tre: Spotify, Apple Music e Amazon Music Unlimited. I primi due si spartiscono buona parte del mercato, con quote rispettivamente del 46% e del 18%. Amazon Music Unlimited è arrivato in Italia solo nel 2017, ma lo scorso anno si è affermato come l’alternativa più credibile ai primi due. I tre servizi si differenziano per caratteristiche, funzionalità e l’integrazione con le diverse piattaforme. Vediamo i punti chiave di queste tre opzioni.