“Chi fermerà Salvini? La realtà. Siamo abituati un po’ al suo protagonismo, agli effetti comunicativi, a qualche vena di bullismo e anche a qualche risultato, ma sproporzionato rispetto alla comunicazione sovrabbondante. Salvini non è tutta fuffa, ma molta sì. Questi giaguari qui sono sempre in campagna elettorale. Ma chi sta in bottega?“. Sono le parole del deputato di Liberi e Uguali, Pier Luigi Bersani, ospite de L’Aria che Tira, su La7.
L’ex segretario del Pd commenta l’esito delle elezioni regionali in Basilicata: “Il risultato è la foto della situazione. Del resto, lo abbiamo visto anche in Sardegna e in Abruzzo. C’è un grande rispolvero della destra, ma è un errore pensare che questo successo sia dovuto al governo M5s-Lega. Questo è un fatto mondiale”.
E alla conduttrice Myrta Merlino, che gli chiede se la cavalcata di Salvini somiglia a quella di Renzi, Bersani risponde: “Assolutamente no. Diciamo che hanno la stessa origine, nel senso che quella di Renzi era nel boom della globalizzazione ma Renzi ha continuato a usare parole antiche durante il cambiamento di quella fase. Faceva cioè il Blair quando Blair era di 20 anni prima. Salvini si è trovato nel ripiegamento della globalizzazione col suo istinto difensivo, aggressivo e identitario. Ma è un fenomeno mondiae. Si pensi a Trump, Duterte nelle Filippine, Orban. Certo – chiosa – se trovi un interprete brillante come questo giaguarino qui (giaguarino, eh, Berlusconi era un giaguaro), allora vanno. E il risultato delle elezioni in Basilicata conferma questo. I 5 Stelle? Riconosciamo che si sono anche un po’ stabilizzati con quel 20,5% alle regionali in Basilicata. Il problema è un altro e riguarda la loro strategia difensiva. Dove vanno? Questo è il punto”.