Dal primo aprile calano le bollette di luce e gas. L’Autorità per l’energia per i clienti sul mercato tutelato (Arera) ha aggiornato le tariffe con una diminuzione nel secondo trimestre dell’anno per la famiglia tipo dell’8,5% per quanto riguarda l’elettricità e del 9,9% per il gas. Dopo i picchi raggiunti nel 2018, le riduzioni, spiega l’Autorità, sono legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia. L’Unione nazionale consumatori stima che il calo a partire dal primo aprile si tradurrà in un risparmio annuo per una famiglia tipo di 168 euro: 50 euro per la luce e 118 per il gas. “Un importante risultato”, commenta il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Mentre il Codacons parla di una riduzione “insufficiente” che “non basta e recuperare gli abnormi incrementi delle bollette subiti nell’ultimo anno dalle famiglie italiane”.
L’Autorità spiega in una nota che per quanto riguarda l’energia elettrica, l’aggiornamento è guidato da un deciso calo della componente a copertura dei costi per l’approvvigionamento (-12,22%), parzialmente ridotto da un adeguamento degli oneri generali (3,72%). La riduzione della componente materia prima è principalmente determinata dal ripiegamento delle quotazioni internazionali delle commodity energetiche, con una riduzione del prezzo del gas naturale stimolata anche dall’allineamento al ribasso dei prezzi tra il mercato asiatico e quello europeo. A questo si aggiunge che, dopo la significativa crescita dello scorso anno, il prezzo dei permessi di emissione della CO2 sembra ora essersi assestato. Con riferimento agli oneri generali, in un contesto comunque stabilizzato, l’Autorità sottolinea di essere intervenuta “per tener conto delle aggiornate esigenze di gettito del sistema, sempre con l’obiettivo di assicurare il riequilibrio degli effetti della precedente manovra, che nel 2018 aveva garantito una protezione rafforzata sui clienti domestici rispetto ai non domestici”.
Per il gas naturale l’andamento è determinato dalla riduzione della spesa per la materia prima (-10,5% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (0,41%) e di altre componenti connesse al trasporto e gestione del contatore (0,15%).
Guardando agli effetti sulle famiglie (al lordo tasse), per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nei 12 mesi compresi tra il primo luglio 2018 e il 30 giugno 2019 sarà di 565 euro. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.157 euro. “Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, naturalmente, ma occorre monitorarne le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario – afferma il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini – Il primo trimestre ci ha regalato un inverno non troppo rigido e condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e paesi Asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all’ingrosso”.
Di Maio in una nota sottolinea che ci saranno “effetti positivi sui cittadini, in particolare quelli più deboli, che potranno beneficiare nei prossimi mesi di un netto calo dell’importo delle bollette da pagare”. Il Governo, prosegue, “è infatti impegnato, insieme alle autorità del settore, a mettere in campo tutte le misure e i controlli necessari a tutelare i consumatori, favorendo al contempo una politica di riduzione dei costi dell’energia elettrica e del gas. Nonostante si parli di aumenti in tutti i settori – dichiara il vicepremier – i costi dell’energia e del gas diminuiranno sensibilmente nel prossimo trimestre. Si tratta di un segnale importante per le famiglie italiane che incoraggia verso scelte di politica energetica che fanno bene all’ambiente e non danneggiano i portafogli degli italiani”.
“Un crollo senza precedenti, sia per la luce che per il gas. Certo il calo del prezzo del riscaldamento è un risparmio solo teorico, visto che dal 15 aprile i caloriferi saranno spenti in quasi tutta Italia. In ogni caso, la riduzione della luce è un record storico che batte il precedente primato dell’aprile 2018, quando la diminuzione fu dell’8%. Anche per il gas si batte il -9,8% dell’aprile 2016″, afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori. Molto più critico Carlo Rienzi, presidente Codacons, che sottolinea come solo nel corso del 2018 le tariffe della luce “hanno registrato un incremento dell’11,12%, mentre il gas è aumentato del 16% tra il 2018 e il primo trimestre del 2019. Un rincaro che ha determinato un ‘massacro‘ per le tasche delle famiglie con una maxi-stangata complessiva pari a 1,32 miliardi di euro solo nel 2018″. Per questo motivo, sostiene Rienzi, “le riduzioni delle tariffe luce e gas decise oggi da Arera rappresentano solo un primo passo“.