REDDITO DI CITTADINANZA
E’ la misura unica di contrasto alla povertà che scatterà dal primo aprile 2019. Per avere diritto al Rdc è necessario il possesso congiunto di determinati requisiti di residenza, reddituali e patrimoniali. Requisiti che sono stati modificati nel corso dell’esame parlamentare e, di conseguenza, potrebbero escludere persone che con le vecchie regole avrebbero diritto all’assegno. Si stabilisce, quindi, che se la domanda è stata presentata prima della pubblicazione del nuovo testo in Gazzetta ufficiale sarà possibile accedere al beneficio, per un periodo di 6 mesi, con le vecchie regole.
Il beneficio economico potrà raggiungere la soglia di 6mila euro (moltiplicata per i componenti del nucleo familiare secondo una scala di equivalenza). Per l’affitto o il mutuo della casa potrà essere dato un contributo fino a 3.360 euro. Il Rdc potrà essere erogato a tempo indeterminato, con una sospensione di un mese ogni 18 mesi. Le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza dovranno sottoscrivere un patto per il lavoro. Sono previste una serie di sanzioni, che possono arrivare fino a 6 anni di reclusione.
Sono previsti incentivi per chi assume i percettori del reddito di cittadinanza, consistenti nell’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali. E’ previsto un piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro. Le regioni, le province autonome, le agenzie e gli enti regionali, le province e le città metropolitane potranno assumere personale da destinare ai centri per l’impiego: fino a 3mila unità con decorrenza dal 2020 e ulteriori 4.600 unità a decorrere dall’anno 2021. Per le persone che hanno compiuto 67 anni è prevista l’erogazione della pensione di cittadinanza.