Ha fatto discutere invece la presenza di Daniele De Pedis, fisico del Cern di Ginevra, ma pure autore del libro ‘Il mondo sotto chiave’, un thriller sull’attacco al World Tride Center dove fantasia, politica reale, spionaggio e soprattutto scienza -fisica e matematica- si intrecciano. In queste ore sono finiti sotto accusa alcuni post che compaiono sulla sua bacheca Facebook in cui lascia intendere il sostegno a teorie complottiste: “Dopo pochi minuti dall’attacco – scrive infatti De Pedis a proposito dell’11 settembre – rimasi stupefatto da una dichiarazione ufficiale del governo americano: ‘..da oggi il mondo non sarà più lo stesso…”. Rimasi stupito da queste parole, ebbi l’impressione che erano state preparate a tavolino in anticipo, così come la famosa frase di Neil Amstrong ‘Questo è un piccolo passo…’ quando posò il primo piede sulla luna!!”. In un successivo post, De Pedis solleva altri dubbi, stavolta dotandoli di una base scientifica. “Una cosa che mi ha lasciato sempre perplesso e che è trattata con approfonditi calcoli sul mio libro ‘il mondo sotto chiave’, è l’impatto del secondo aereo – scrive – Analizzando questi filmati fotogramma per fotogramma si evince che dal momento dell’impatto alla fuoriuscita delle fiamme dalla facciata opposta della torre passano solo 3 fotogrammi cioè meno di 1/10 di secondo, tempo troppo piccolo affinché il kerosene trasportato dagli aeri potesse miscelarsi all’ossigeno dell’aria per creare una miscela esplosiva. Da queste considerazioni ne consegue che gli aerei trasportavano dell’esplosivo. Ma se effettivamente gli aerei portavo esplosivo allora salgono mille domande: chi ha messo tale esplosivo? come era innescato? ecc. ecc.”.
Tra gli scienziati, a guidare la lista in Campania c’è Giacinto De Taranto, ingegnere aerospaziale che, 5 anni fa, risultava tra gli undici italiani selezionati per la missione Mars One, ideata per “colonizzare” il Pianeta Rosso. Sempre legata allo spazio è Valeria Pettorino. Astrofisica, anche lei campana, ha preso parte ai progetti “Planck and Euclid” della Nasa.