Televisione

Fiorello stronca i David di Donatello: “Ai funerali si vedono persone molto più allegre e serene di quelle viste ieri in platea”

In un video poi pubblicato sui social, lo showman non si risparmia sullo spettacolo andato in onda ieri sera su RaiUno: "Non si riesce a fare uno spettacolo. E' triste. Mi hanno invitato più volte a fare un numero, ma non ci andrò mai perché la platea dei David sembra infastidita dalla comicità"

di F. Q.

Ai funerali si vedono persone molto più allegre e serene di quelle viste ieri in platea ai David“: parole di Fiorello che con la consueta schiettezza fa una sorta di recensione dello spettacolo andato in onda ieri sera su RaiUno. Durante una colazione al bar, lo showman sfoglia i giornali e gira un video poi postato sui social: “Non si riesce a fare uno spettacolo. E’ triste. Mi hanno invitato più volte a fare un numero, ma non ci andrò mai perché la platea dei David sembra infastidita dalla comicità. Sembrano dire ‘noi siamo quelli del cinema, voi non siete niente’. E’ una festa tra loro”.

E non finisce qui: “Non è un problema di conduzione, ma è una passerella di premi in cui manca lo show”. Carlo Conti risulta quindi “scagionato” ma “è inutile dire alla gente di andare al cinema se poi ve la cantate e ve la suonate. Dovreste essere più vicini al pubblico anche nelle storie che raccontate. Sembra quasi che, a parte il momento con Gabriele Muccino dedicato al pubblico, il resto sia una cosa tra loro”. I due momenti di comicità (Boiler e Brignano) sono stati “guardati con disprezzo” dalla platea, aggiunge Fiorello.

Una parola anche sui temi dei film premiati: “tutti pesanti, solo su argomenti tristissimi e disgrazie, come se in Italia, che era la patria della commedia, questo genere non si sapesse fare più“. E poi, Nanni Moretti: “L’ho visto inquadrato in mezzo al pubblico e mi sono stupito chiedendomi che ci facesse lì. Al momento dei documentari mi sono detto ‘ecco perché c’è‘ e infatti ecco i cinque candidati, aprono la busta e lui è il vincitore. Uno come lui se non gli dicono prima ‘vieni perché ti diamo un premio’, non va a stare lì seduto a vedere se vince lui, deve esserne certo”.

Insomma, niente a che vedere, secondo lo showman, con lo spettacolo che vediamo negli Stati Uniti e che a suo parere saremmo in grado di fare anche noi.

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