La legge sulla legittima difesa è “pericolosa“. Giudici e avvocati sono d’accorto. Almeno per una volta. Ad avvicinare i punti di vista di accusa e difesa è riuscito il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il leader della Lega è infatti il promotore della nuova legge, appena approvata in via definitiva dal Senato. “Non si distribuiscono armi e non si legittima il Far West, ma si sta con i cittadini per bene: quindi da oggi i delinquenti sanno che fare i rapinatori in Italia è più difficile, è un mestiere ancora più pericoloso”, ha detto il vicepremier.”Ovviamente puntiamo su carabinieri, telecamere e forze dell’ordine – ha aggiunto – Ma si mi entri in casa mia di notte, armato e mascherato, io ho il diritto di difendermi prima che tu metta le mani addosso a me o ai miei figli”.
Gli addetti ai lavori, però, hanno un’opinione diversa. “È una legge inutile e pericolosa e interviene su un’emergenza virtuale, inesistente, visto che i casi di legittima difesa in casa sono due all’anno e si tratta di assoluzioni”, dice Giandomenico Caiazza, presidente delle Camere penali. Ma perché per il sindacato degli avvocati penalisti italiani la riforma è inutile? “È una norma inutile perchè qualunque avverbio inserito in una norma non può evitare la valutazione discrezionale di un giudice su un omicidio avvenuto in casa. Ed è pericolosa perchè diffonde la convinzione nella gente che si possa agire in condizioni di impunità in casa. Non è così”.
Critiche alle quali Salvini ha replicato: “Non c’è nessuna perplessità, per chi ha letto il testo. C’è semplicemente una scelta precisa: noi stiamo con le vittime, noi stiamo con gli aggrediti. Ovviamente ci saranno indagini, ci sarà la magistratura che dirà la sua ma rapidamente, e partendo dal presupposto che noi stiamo con l’aggredito e non con l’aggressore”. Anche chi ha letto il testo, però, non d’accordo col ministro. Per esempio l’Associazione nazionale magistrato, chiamata a esprimersi sulla legittima difesa più volte negli ultimi mesi, anche dal parlamento.
“La nuova legge sulla legittima difesa non tutelerà i cittadini più di quanto erano già tutelati fino ad oggi; al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con sè grandi difficoltà di interpretazione: tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti. Per non parlare dei numerosi dubbi di incostituzionalità che la nuova legge comporta”, dice Francesco Minisci presidente dell’Anm. “Tutto questo – prosegue il sindacato dei magistrati- lo abbiamo sempre segnalato, anche in Parlamento quando è stato chiesto il nostro parere. È bene ribadire poi che, in ogni caso, in presenza di un ipotetico caso di legittima difesa, anche con questa nuova legge, un procedimento penale dovrà essere sempre aperto e le indagini andranno comunque fatte, a garanzia dei cittadini, questo va detto con chiarezza da parte di tutti, altrimenti si danno messaggi sbagliati portatori di gravi rischi e si rende un cattivo servizio alla collettività. È poi pericolosa per la convinzione che si possa reagire sempre e comunque, una sorta di garanzia di impunità, cosa che certamente non è”.