“Berlusconi? Io gli consiglio vivamente di godersi la vita, i suoi figli, i suoi nipoti, i suoi soldi. Oggi bisogna dire con franchezza che politicamente, per la costruzione di quell’area vasta che è maggioranza nel popolo italiano, lui è un elemento ostativo”. Così, ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè, si pronuncia sul futuro del centrodestra.
L’ex pasionaria di Forza Italia puntualizza: “Con tutto il rispetto per Berlusconi, che è un grande italiano e di cui non potrò mai parlare male, faccio un po’ fatica a pensare al futuro e Berlusconi. Io ho sempre sostenuto che dopo Berlusconi non poteva esserci un nuovo Berlusconi, ma ci sarebbe stato altro. Finita l’era politica di Berlusconi finisce Forza Italia, perché Forza Italia è Berlusconi, non è altro. Berlusconi oggi dovrebbe essere distaccato da tutto questo”.
Santanchè poi difende tenacemente il Congresso delle Famiglie, che si terrà dal 29 al 31 marzo a Verona: “Al Congresso si dice semplicemente che la famiglia non è una coppia omosessuale. A Verona si sancisce come è la famiglia naturale, cioè l’unione di un uomo e di una donna con figli eventualmente, basterebbe leggere la Costituzione. Da noi, nella cultura occidentale, è sempre stato così ma oggi affermare questo per i politicamente corretti significa bestemmiare. Ormai viviamo in questa dittatura del politicamente corretto, per cui se dici ‘clandestino’ sei da arrestare. La dittatura del politicamente corretto – continua – sta nelle grandi tv, nei grandi giornali, negli opinionisti, nei giornalisti. Il popolo non è politicamente corretto, tant’è che vota chi non è politicamente corretto perché si è stufato. Dopodiché io sono una persona che è assolutamente dalla parte dell’amore, quindi non dico che due persone dello stesso sesso non si possono amare. Io non sono sposata e h un figlio. Non voglio avere gli stessi diritti che ha una famiglia perché non ho sottoscritto un contratto e non posso avere gli stessi diritti. Se ci fosse un premio per la famiglia stile Mulino Bianco io non lo vincerei, ma questo cosa c’entra?”.
E aggiunge, riferendosi alla polemica tra Lilli Gruber e alla deputata di FdI Giorgia Meloni: “Quando una giornalista punta il dito a un politico, menzionando la sua vita privata, dice una supercazzola. Ma cosa c’entra? Qui non stiamo discutendo di quanto la Santanchè, Meloni, Bussetti, Gardini siano persone coerenti, ma del fatto che a Verona si parla della famiglia naturale. Noi diciamo che la famiglia naturale è fatta da un uomo e una donna, non diciamo che la coppia gay è una famiglia e quindi siamo gente da schifare e da sputare come ossicini di pollo perché non ci adeguiamo al politicamente corretto. Questo è. Tutto il resto sono balle. Ormai il mondo gira al contrario”.