Un progetto finanziato dall'UE sfrutta la tecnologia moderna per aumentare la sicurezza nelle città. Ci sono centri operativi e piattaforme per le forze dell'ordine, ma anche app e siti web per coinvolgere e responsabilizzare i cittadini.
La tecnologia può aiutare a rendere più sicure le grandi città. Si è da poco concluso il progetto CITY.RISKS, finanziato dall’UE con 4 milioni di euro, che ha messo a punto una serie di strumenti hardware e software per migliorare la sicurezza.
I ricercatori dei sette Paesi che hanno partecipato, fra cui l’Italia, hanno sviluppato una piattaforma principale con un’applicazione RMRS (Risk Management and Response Engine, gestione dei rischi e soluzioni) e una banca dati. Quest’ultima archivia i contenuti generati dagli utenti e da altre fonti esterne, le statistiche sulla criminalità e le mappe. Sempre per gli operatori c’è anche un centro operativo basato sul web, da cui monitorare la situazione complessiva in tempo reale.
Per i cittadini ci sono invece un’app mobile e un portale web. Sono stati creati perché, secondo il coordinatore greco Socrates Costicoglou di Space Hellas, condividere informazioni con il pubblico su questioni relative alla criminalità, e consentire ai cittadini di contribuire a migliorare della sicurezza, genera un senso di fiducia e responsabilizza le persone. Come? “Quando vengono coinvolte, le persone cambiano comportamento e contribuiscono attivamente a creare città più sicure e spazi pubblici inclusivi” spiega Costicoglou. L’app è già disponibile per il download da questo link, ma bisogna abilitare sugli smartphone l’installazione di software di terze parti non provenienti dallo store ufficiale.
Come funzionano tutti questi strumenti? La piattaforma principale salva tutti i dati generati dai servizi CITY.RISKS e connette le informazioni spaziali con gli eventi segnalati. Ovviamente il centro operativo di CITY.RISKS è integrato con i sistemi delle autorità locali e nazionali e con i sistemi di sicurezza privati. Integra anche un simulatore che consente agli operatori di testare le risposte di una città a determinati eventi. L’applicazione RMRS riceve e filtra le informazioni generate dagli utenti, quindi crea avvisi da inviare sia agli utenti sia agli operatori.
Per informazioni generate dagli utenti si intendono sia segnalazioni sotto forma di testo sia contenuti multimediali, come audio e video. Il portale web serve agli utenti per vedere la situazione della sicurezza nella propria o in altre città. Interessante poi la presenza di un rilevatore dei furti, che traccia gli oggetti rubati attraverso la rete di utenti di CITY.RISKS. Se gli articoli saranno dotati di tag, sarà più facile individuarne la posizione.
Uno degli aspetti innovativi della piattaforma CITY.RISKS è la sua versatilità. Costicoglou infatti assicura che “può essere integrata con reti di videosorveglianza e altri sistemi di sicurezza pubblici e privati, nonché con soluzioni montate sui veicoli” per un monitoraggio più capillare. Per aree “particolari” come i campus universitari o le aree delle ONG, si possono adattare i servizi di modo da fornire solo i componenti necessari invece che l’intera piattaforma”.